Tutto su Giovanni Minoli, il giornalista a cui la Rai sta pensando di dare un milione di euro

Tutto su Giovanni Minoli, il giornalista a cui la Rai sta pensando di dare un milione di euro

Scopriamo la figura di Giovanni Minoli, giornalista, saggista, autore e conduttore televisivo e radiofonico.

Il giornalista Giovanni Minoli intraprende una florida carriera professionale, iniziata durante gli anni Settanta e Ottanta, raggiungendo il ruolo di dirigente televisivo, capostruttura di Rai 2 per dieci anni, è autore e produce numerosi programmi televisivi di successo, tra cui Blitz, Aboccaperta e la storica trasmissione di Rai 2 intitolata Mixer. Andiamo quindi alla scoperta della sua vita e delle curiosità da sapere su di lui.

Chi è Giovanni Minoli: la scheda

Nome e cognome: Giovanni Minoli
Luogo e data di nascita: 26 maggio 1945, Torino
Segno zodiacale: Gemelli
Professione: Giornalista, conduttore
Social: Instagram

Giovanni Minoli

La biografia

Giovanni Minoli nasce a Torino il 26 maggio del 1945 sotto il segno dei Gemelli. Suo padre Eugenio è un esperto di arbitrato internazionale. La famiglia Minoli è molto numerosa: il giornalista e conduttore, infatti, ha ben sei fratelli ed una sorella. Ha due cugine molto note: l’ex ministro Giovanna Melandri e la sceneggiatrice Francesca Melandri.

Da adolescente Minoli studia all’istituto sociale di Torino e, in seguito, continua a formarsi presso l’Università degli Studi di Modena: qui sceglie la facoltà di Giurisprudenza. Fin da ragazzo è dichiaratamente vicino agli ideali partito socialista italiano.

La carriera

Giovanni Minoli arriva in Rai molto presto, nel 1972, quando lui aveva solo 32 anni e da quel momento diventa protagonista di una scalata che lo vede conquistare ruoli di sempre maggiore importanza. Il primo passo, in questo senso, arriva nel 1977 quando gli viene affidata la rubrica “Agricoltura domani“, in onda la domenica su Rai 1.

Viene conosciuto dal grande pubblico dal 1980 quando diventa il volto di Mixer, trasmissione di Rai 2 e poi di Rai 3 presente nella prima serata del lunedì del Servizio pubblico sino al 1998. Si trattava di un rotocalco di attualità politica, culturale e di spettacolo che ha acquistato molta fama proprio per i faccia a faccia fra Minoli ed alcuni personaggi d’eccezione.

Con il passare del tempo diventa capostruttura di Rai 2 e, tra il 1993 ed il 1994 è direttore del canale e del programma televisivo Format. Produce, inoltre, decine di show di successo, vere e proprie pietre miliari della televisione italiana: Quelli della notte, con Renzo Arbore, Blitz, con Gianni Minà e Aboccaperta di Gianfranco Funari. Cura anche Davvero, nel 1995, che viene ritenuto il primo reality show italiano.

Da direttore di Rai 3, confeziona Elisir, La grande storia e Maastricht Italia, oltre a vari documentari. Uno dei suoi più grandi successi è il suo primo progetto di fiction: Un posto al sole. A giugno del 2002 viene nominato direttore di Rai Educational per cui cura La Storia siamo noi e di cui arriva a possedere i diritti.

Dal 2009 è anche direttore di Rai Storia e Rai Scuola, mantenendo comunque la direzione di Rai Educational. Il suo impegno in questo senso dura poco visto che, il 27 maggio del 2010, lascia queste cariche a causa del pensionamento. Il consiglio di amministrazione del Servizio pubblico, però, lo nomina coordinatore della programmazione in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Lascia la Rai nel 2013 per collaborare con Radio 24 dove conduce Mix 24, un programma che riprende il format del suo Mixer. Il suo rapporto con l’emittente termina il 16 giugno del 2017. Dal novembre del 2016 è il conduttore di Faccia a faccia su La7. Il suo rapporto con le radio riprende nella stagione 19/20 quando Rai Radio 1 gli affida Il mix delle cinque.

La polemica con Bettino Craxi

La sua vicinanza con il Partito Socialista Italiano lo mette al centro di un polverone mediatico nel 1987 quando, in qualità di dipendente del Servizio pubblico, appare come comprimario di Bettino Craxi in un’intervista a scopi pubblicitari. I due, nello spot, erano seduti alla cassa di un supermercato con l’obbiettivo di far crescere la popolarità del gruppo politico in vista delle successive elezioni.

I diritti di “La Storia siamo noi”: la trattativa con la Rai

Nell’estate 2023 viene rivelato che Minoli era in trattativa con la Rai per la cessione dei diritti di “La Storia siamo noi“. Il servizio pubblico appare pronto a spendere circa un milione di euro per riprendersi oltre 3 mila ore di materiale televisivo. I diritti del programma erano stati regalati a Minoli da Mauro Masi nel 2011.

La vita privata di Giovanni Minoli

Minoli dal 1974 è sposato con la giornalista Matilde Bernabei, figlia di un personaggio che ha fatto la storia della Rai come Ettore Bernabei. La coppia ha avuto assieme una bambina di nome Giulia. Non si conoscono informazioni certe sul suo patrimonio.

Malattia

Io non ho paura della morte. Ho avuto un infarto a giugno. Mi hanno operato per nove ore a cuore aperto e impiantato tre bypass“. Così Giovannni Minoli aveva spiegato il grave problema di salute che lo aveva colpito anni fa.

Cinque curiosità su Giovanni Minoli

A luglio 2020 assume l’incarico di commissario straordinario della Calabria film commission, su designazione della presidente della Regione Calabria Jole Santelli.

Nel 2009 vine il Premio Buone Notizie.

Il conduttore televisivo è anche autore di diverse opere letterarie, tra cui il libro intitolato La storia sono loro. Faccia a faccia con trent’anni d’attualità.

Dal marzo del 2015 il conduttore televisivo è presente su Twitter.

Riceve nel 2010 l’onorificenza Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.