Dalle accuse di essere un uomo al soldo della Cia all’Operazione Dignità, chi è il Generale Khalifa Haftar e perché combatte il governo di Al-Sarraj.
Il suo nome sta agitando il Medio Oriente e l’Unione europea, le sue milizie stanno mettendo in ginocchio la Libia, ma pochi sanno chi è Khalifa Belqasim Haftar.
Chi è Khalifa Haftar
Nato il 7 novembre 1943 a Agedabia, Khalifa Belqasim Haftar è un militare e politico libico. Se le doti di militare sono note in tutto il mondo, quelle di politico ancora no. Il Generale infatti non è mai riuscito a svestire la divisa per dedicarsi alla vita politica. È da anni in guerra contro il Governo di accordo nazionale di Al-Sarraj e si è mai espresso sui suoi piani politici o diplomatici.
Haftar e le accuse di tradimento
Il nome di Haftar è al centro di un caso discusso che risale al 1987, quando secondo i suoi detrattori avrebbe tradito Gheddafi durante la guerra in Ciad. L’uomo forte dell’esercito, all’epoca dei fatti a capo di un contingente libico, cadde prigioniero e si mise a capo di una congiura per rovesciare il Colonnello. Ma non è tutto. Secondo molti Haftar sarebbe, dal 1990, un agente assoldato dalla CIA
L’operazione dignità e la grande offensiva in Libia
Khalifa Haftar è uno dei grandi protagonisti dello scacchiere libico. Il suo obiettivo dichiarato è quello di conquistare Tripoli e il potere. Non sono chiari i suoi piani politici da attuare quando e se riuscirà ad insediare il suo governo.
La sua rivoluzione affonda le radici al momento della nascita del governo post-Gheddafi, Il Generale ha rivendicato per sé il ruolo di ministro della Difesa, che non gli sarebbe stato concesso. Haftar ha puntato il dito contro “gli estremisti islamici e i Fratelli Musulmani che dominano a Tripoli“, che non lo avrebbero voluto. Secondo il generale le milizie libiche sono composte da uomini di Al Qaeda e dell’Isis, e per questo motivo si sarebbe resa necessaria una lotta di liberazione.
La grande offensiva di Khalifa Haftar parte nel 2014. Lo scopo è quello di unificare la Libia accentrando il potere. Un potere controllato intanto dal Governo di accordo nazionale di Al-Sarraj, riconosciuto dalle potenze occidentali ma non riconosciuto in tutta la Libia.