Chi è Marcello Dell’Utri, il co-fondatore di Forza Italia

Chi è Marcello Dell’Utri, il co-fondatore di Forza Italia

Ex dirigente d’azienda e politico, Marcello Dell’Utri è stata una delle personalità più vicine a Silvio Berlusconi. Dai guai con la giustizia al testamento del Cav, ecco chi è.

Dal suo arrivo a Milano dalla Sicilia per portare a termine gli studi universitari, Marcello Dell’Utri ha visto la sua vita intrecciarsi in modo molto stretto con quella di Silvio Berlusconi. Da suo segretario, entra in Publitalia 80′ e Fininvest, fino a fondare insieme a lui il partito Forza Italia, e ad essere compreso nel suo testamento. La sua vita è stata però segnata anche da numerosi processi giudiziari: ripercorriamola insieme.

Marcello Dell’Utri: la biografia

Marcello Dell’Utri nasce a Palermo, l’11 settembre 1941 (è quindi del segno zodiacale della Vergine). Trascorre la giovinezza in Sicilia, dove si diploma al liceo classico.

Nel 1961, però, decide di trasferirsi a Milano, per studiare Giurisprudenza all’Università degli Studi del capoluogo lombardo: è proprio in questo periodo che farà l’incontro più importante della sua vita, quello con Silvio Berlusconi.

Marcello Dell’Utri: la carriera

A soli 23 anni, Dell’Utri è scelto dal futuro Cavaliere come suo segretario e come allenatore della piccola squadra di calcio da lui finanziata, il Torrescalla. Questa esperienza lo avvia ad una fase di carriera dedicata alla direzione di diverse associazioni sportive, tra Roma e Palermo. Chiusa questa parentesi, entra nel mondo bancario, lavorando per la Cassa di Risparmio delle Province Siciliane e per la Sicilcassa.

Berlusconi tuttavia lo richiama a sè in qualità di segretario e di membro di Edilnord, con la quale segue i lavori di ristrutturazione di villa San Martino, ad Arcore, nuova residenza dell’imprenditore. E’ proprio lui a portare nella villa Vittorio Mangano, il celebre “stalliere” di Arcore, pregiudicato e mafioso di Cosa Nostra, conosciuto negli anni a Palermo, probabilmente per difendere l’amico e la sua famiglia. Di questo periodo sono d’altronde molteplici testimonianze di rapporti amicali tra Dell’Utri ed esponenti di clan mafiosi.

Dopo le esperienze fallimentari nelle compagnie edili INIM e Bresciano Costruzioni, concluse con un’incriminazione per bancarotta fraudolenta, all’inizio degli anni 80 viene nuovamente chiamato da Silvio Berlusconi a rivestire il ruolo di amministratore in Publitalia ’80, la società di raccolta pubblicitaria del serpentone, e di ad del gruppo Fininvest.

E’ il 1993 quando fonda, insieme a Tajani, Martino, Ciaurro, Valducci, Previti, Urbani e lo stesso Berlusconi, ‘Forza Italia! Associazione per il buon governo’: da qui ha inizio la sua carriera in politica, che va di pari passo con diversi processi che lo vedono imputato. Viene infatti eletto come deputato al Parlamento nel 1996, anno in cui è processato a Torino per false fatture e frode fiscale, vicenda che si concluderà con un patteggiamento a due anni e tre mesi di reclusione.

Tre anni più tardi entra anche nel Parlamento Europeo e nel 2001 viene eletto Senatore della Repubblica, con un’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa che pende su di lui. Ritiratosi poi dalla politica, non percepisce il vitalizio dal 2015. Dell’Utri si è dedicato anche ad altre attività in anni più recenti: ha ricevuto la direzione artistica del Teatro Lirico di Milano nel 2007 e si occupato di editoria, con il gruppo E Polis.

Marcello Dell’Utri: i processi giudiziari

L’ex politico italiano è stato al centro di 12 processi giudiziari in tutta la sua vita: tra patteggiamenti, prescrizioni di reato e assoluzioni, è stato condannato in via definitiva solamente 2 volte. La prima è a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, sentenza arrivata nel 2014 dopo 20 anni di iter, per i rapporti con Cosa Nostra.

Prima del pronunciamento definitivo del giudice, Dell’Utri si era dato alla fuga, in Libano, dove è stato ritrovato dall’intelligence locale, che, con un procedimento di estradizione, lo ha riportato in Italia. Della pena, ha scontato 4 anni in carcere e più di 1 anno ai domiciliari, a causa di problemi di salute.

La seconda condanna è invece a 8 mesi di reclusione per abuso edilizio. Il processo forse più pesante per Marcello Dell’Utri è stato quello per la Trattativa Stato-Mafia, che lo aveva visto condannato in primo grado a 12 anni per violenza o minaccia a corpo politico dello Stato, ma che si è poi concluso con la sua assoluzione nel 2021.

Marcello Dell’Utri: la vita privata

Dell’Utri è sposato con Miranda Ratti, con la quale ha dei figli. La moglie ha dichiarato che la famiglia ha sofferto molto per i vari iter giudiziari subiti dal marito.

Dell’Utri nel testamento di Berlusconi

Le ultime volontà di Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno 2023, comprendono anche un ingente lascito al suo fedele collaboratore e amico: ben 30 milioni di euro.