Nicola Morra, il professore amante della Filosofia e della Storia indicato come ministro del Lavoro (o dell’Istruzione) del governo Conte-Bis.
Il nuovo governo Pd-Movimento Cinque Stelle potrebbe rilanciare la figura di Nicola Morra, indiziato per un ruolo al Ministero del Lavoro, che sarebbe lasciato da Luigi Di Maio, destinato a passare agli Esteri.
Chi è Nicola Morra
Morra è nato a Genova e nel suo corso di studi ha frequentato la facoltà di Lettere e Filosofia prima di diventare professore di liceo. Attività svolta in Calabria. Non è un caso che al momento della formazione del nuovo governo Conte il suo nome sia stato accostato anche al Ministero dell’Istruzione.
L’esperienza politica nel Movimento 5 Stelle
Morra è uno dei pentastellati della prima ora, uno dei grillini duri e puri. Ma decisamente sopra le righe. Si destreggia nelle interviste tra citazioni dotte e ragionamenti filosofici, prestati anche ai compagni di MoVimento. Quando i Cinque Stelle irrompono nel mondo della politica ed entrano nei palazzi lui ha già superato la soglia dei quarant’anni. Ma ottiene il pass per il Senato
Il curriculum di Nicola Morra
Sulla piattaforma Rousseau è possibile consultare (senza registrazione) il Curriculum di Nicola Morra. Un documento scritto di suo pugno dal quale è abbastanza semplice intuire la sua nostalgia per la Sinistra di un tempo scomparsa nei meandri dei Palazzi.
“Non ho mai creduto alla logica del male minore, ed a chi mi diceva che Occhetto era migliore di De Mita, oppure D’Alema di Berlusconi, rispondevo che eguali eran nel non porsi al servizio dei cittadini, del popolo, non avendo, i primi, quando avrebbero dovuto e potuto, imporre la risoluzione del conflitto d’interessi ad es..”.
In un passaggio del documento Morra parla anche della sua passione per l’insegnamento e in particolare il suo amore per la Storia e la Filosofia.
“Insegno da oltre 20 anni, credevo e credo nella funzione sociale e politica degli insegnanti, ho grande ammirazione per le realizzazioni di Lorenzo Milani, capisco che questo è il passato che deve tornare ad illuminare il presente. Adesso ci sarà sempre più da lottare, da controllare, da recuperare risorse eliminando sprechi. Soprattutto se si è nel sud, ove il rapporto fra quello che di bello si potrebbe fare e quello che effettivamente si realizza è inversamente proporzionale.
Insegno filosofia e storia perchè reputo che l’avvicinamento alla verità sia il dovere di tutti gli esseri umani che vogliano provare a non fermarsi al livello ferino. Credo che cultura si sposi con moralità, che impegno sia sinonimo di volontà di cambiamento della realtà. So che un contadino od un artigiano posson avere più cultura e dunque più dignità di un docente universitario -i titoli si posson comprare-. Penso che tutti ci si possa salvare, sol che lo si voglia tutti insieme, con una sola volontà”.
Nicola Morra Ministro dell’Istruzione o del Lavoro
Nel corso della trattativa per la formazione del nuovo governo Conte, Morra è stato accostato al Ministero del Lavoro ma con un asterisco. Secondo molti pentastellati il professore formatosi al Sud potrebbe essere l’uomo giusto per rilanciare la scuola italiana.