Da docente di Filosofia a governatore della Campania, ecco chi è Vincenzo De Luca.
Soprannominato “lo Sceriffo”, Vincenzo De Luca è uno dei governatori più carismatici d’Italia. Conosciuto per il suo piglio risoluto e schietto, è un esponente di lunga data della sinistra del nostro Paese, ma non ha mai esitato a criticare la sua fazione politica e ad esprimere la sua personale opinione. Ripercorriamo insieme la sua vicenda lavorativa e privata.
La biografia del governatore
Vincenzo De Luca nasce a Ruvo del Monte, in provincia di Potenza, l’8 maggio 1949 (è quindi del segno zodiacale del Toro), ma si trasferisce ancora piccolo a Salerno. Nella città campana, prende il diploma classico al liceo Torquato Tasso e si laurea in Storia e Filosofia all’Università degli Studi di Salerno.
Sin da questi anni, si interessa alla politica, iscrivendosi al Partito Comunista Italiano ed unendosi al sindacato agricolo Alleanza dei Contadini, di cui diventa anche responsabile provinciale. La sua principale professione è però un’altra: quella di docente di Storia e Filosofia negli istituti secondari delle sue zone.
La carriera in politica
Membro del PCI, De Luca ne diventa segretario provinciale nel 1975 e assume la stessa carica anche con il passaggio al Partito Democratico della Sinistra. Le cose si fanno serie a partire dal 1990, quando entra nel consiglio comunale della sua città come assessore e poi come vicesindaco. Solo tre anni più tardi, diventa sindaco di Salerno con il 71,3% dei voti.
Questo incarico permette al politico di farsi conoscere e di portare avanti tutta una serie di attività di riqualificazione urbana che risultano molto apprezzate. Viene infatti riconfermato nel 1997, e poi ancora nel 2006 e nel 2011, ottenendo anche il titolo di “sindaco più amato d’Italia” secondo una classifica de Il Sole 24 Ore.
Nel frattempo, “lo Sceriffo” avvia anche il suo percorso in Parlamento. Eletto per la prima volta nel 2001, è chiamato a far parte di diverse Commissioni ed è poi nominato Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2013 dall’allora premier Enrico Letta. L’obiettivo di De Luca è però un altro: guidare la Regione Campania. Dopo il fallimento della candidatura del 2010, risulta vincitore delle elezioni del 2015 e diventa così ufficialmente Presidente della Campania.
Riconfermato nel 2020, realizza durante i suoi mandati molti progetti sulla sicurezza, sulle infrastrutture e sull’ambiente – un esempio su tutti, la stazione dell’alta velocità di Afragola progettata da Zaha Hadid -ma genera anche diverse discussioni, ad esempio riguardanti la sua gestione della pandemia di Coronavirus, spesso più severa di quella attuata dagli altri governatori.
La compagna, i figli e la vita privata del politico campano
De Luca è stato sposato dal 1979 al 2008 con la sociologa Rosa Zampetti. Insieme, hanno avuto due figli: Piero, nato nel 1980, e Roberto, nato nel 1983. Il primo, laureato in Giurisprudenza, è un deputato del PD e professore universitario ed ha già reso il governatore nonno di due nipoti, mentre il secondo è un economista e ricercatore affermato, che ha operato anche come assessore nel Comune di Salerno.
Concluso il matrimonio, il governatore ha avviato una relazione con Maria Maddalena Cantisani, architetto classe 1970 che lavora come dirigente del Servizio trasformazioni edilizie della città di Salerno.
Curiosità su De Luca
Al governatore sono stati affibbiati diversi soprannomi nel tempo: nei primi anni da segretario del PCI o del PDS, era chiamato “il professore” e “Pol Pot”, per via del suo mestiere dell’epoca e per il suo carattere forte. Più avanti, è invece diventato “lo Sceriffo” e “don Vicienzo”, sempre per i suoi modi decisi ed impetuosi.
Ha prestato il servizio di leva nel 1972, prima a San Giorgio a Cremano e poi a Pistoia.
De Luca è stato coinvolto in diversi procedimenti giudiziari, ma nella maggior parte dei casi è stato assolto. Una condanna è però arrivata per diffamazione aggravata nei confronti del giornalista Marco Travaglio.