AstraZeneca e trombosi, chi rischia e quali sono i sintomi
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

AstraZeneca e trombosi: i soggetti a rischio e i sintomi da segnalare al medico

Vaccino Covid

Riflessioni in corso sulla strategia di somministrazione per quanto riguarda AstraZeneca: i recenti casi di trombosi consigliano di usare la massima prudenza.

I recenti casi di trombosi e la morte di Camilla, la ragazza di 18 anni vaccinata con AstraZeneca, hanno riportato il vaccino al centro delle polemiche e delle riflessioni degli esperti: bisogna tracciare un profilo ipotetico di chi rischia in caso di somministrazione del vaccino. L’identikit dei soggetti a rischio.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Vaccino Covid AstraZeneca
Vaccino Covid AstraZeneca

Il nesso tra i casi di trombosi e i vaccini ad adenovirus (come AstraZeneca)

La cosa non semplice è individuare la causa, il nesso tra i vaccini ad adenovirus, quindi AstraZeneca e Johnson & Johnson) e i casi di trombosi.

Gli studi di inizio giugno sostengono che il vaccino AstraZeneca può provocare, attraverso gli anticorpi, casi di trombocitopenia trombotica immunitaria. Il risultato di un complesso procedimento porta alla riduzione del numero di piastrine nel sangue e alla formazione di trombi.

Secondo uno studio condotto dall’Università di Francoforte, i problemi dei vaccini a vettore virale sono legati al fatto che alcune parti della proteina Spike non sarebbero in grado di legarsi alle cellule e sarebbero espulse dalle stesse. Circolando liberamente, possono provocare trombosi. Il problema non sarebbe quindi l’adenovirus ma il DNA incaricato di produrre gli anticorpi. Si tratta, come detto, di un’ipotesi.

Vaccino Covid
Vaccino Covid

Chi sono i soggetti a rischio

Nonostante i recenti casi di cronaca indichino chiaramente una strada, individuare con esattezza i soggetti a rischio non è una cosa semplice. L’Ema e l’Aifa, almeno fino all’ultima valutazione, non hanno individuato specifici fattori di rischio. Significa che non ci sarebbero dei soggetti più a rischio di altri.

In realtà analizzando i casi sembra evidente che, a livello mondiale, i rarissimi casi di trombosi interessino principalmente donne di età inferiore ai 60/55 anni. Bisogna però fare i conti con il rapporto benefici rischi, che di fatto diventa negativo solo per gli under 30.

Vaccino Covid
Vaccino Covid

Vaccino e trombosi, i sintomi da segnalare al medico

L’Aifa ha recentemente ricordato quelli che sono i sintomi da segnalare al medico nel caso in cui compaiano dopo la vaccinazione:

respiro affannoso

dolore toracico

gonfiore o dolore alla gambe

dolore addominale

mal di testa persistente

vista annebbiata

confusione

ecchimosi in zone del corpo diverse da quelle della vaccinazione.

I soggetti vaccinati devono essere istruiti a consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi quali respiro affannoso, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore alle gambe, dolore addominale persistente dopo la vaccinazione. Inoltre, chiunque manifesti sintomi neurologici tra cui cefalea severa o persistente, visione annebbiata, confusione o convulsioni dopo la vaccinazione oppure ecchimosi (petecchia) in una sede diversa da quella della vaccinazione dopo alcuni giorni, deve consultare immediatamente un medico“.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Giugno 2021 8:33

Trombosi: cause, fattori di rischio e sintomi

nl pixel