Chi sono i tecnici che potrebbero entrare nel governo Draghi

Chi sono i tecnici che potrebbero entrare nel governo Draghi

Chi sono i tecnici che potrebbero entrare nel governo Draghi? Le ipotesi dopo il primo giorno di consultazioni.

Sembra ormai certo che Mario Draghi sarà il prossimo Presidente del Consiglio: l’ex Presidente della Banca Centrale Europea ha incassato il sostegno della coalizione che reggeva Conte, di Forza Italia e forse anche della Lega, uno degli ultimi nodi da sciogliere. Il principale resta quello legato alla formazione della squadra di governo. Draghi dovrebbe procedere con la formazione di un governo misto, formato da politici e tecnici: ma chi sono?

La formazione del governo Draghi: l’esecutivo sarà più tecnico che politico

Lo schema generale per la formazione del nuovo governo sembra abbastanza chiaro. Se effettivamente dalla sua Draghi dovesse avere Pd, M5s LeU e Italia Viva, le forze politiche più importanti (Pd e M5s) avranno due ministri, mentre le forze più piccole dovrebbero avere un solo ministero. Lo schema generale però potrebbe cambiare a seconda della maggioranza. Se anche Forza Italia e Lega dovessero sostenere Draghi, il premier incaricato non potrà garantire almeno un Ministero per ogni forza politica. Questo perché l’esecutivo dovrebbe essere formato prevalentemente da tecnici, questo per sminare il campo e poter rappresentare una maggioranza larga. Come la maggioranza Ursula.

Mario Draghi

I tecnici che potrebbero entrare nel governo Draghi

Per quanto riguarda la sfera dei tecnici, i nomi che circolano con una certa insistenza sono quelli di Marta Cartabia, Enrico Giovannini e Patrizio Bianchi.

La Cartabia sarebbe in pole position per un posto alla Giustizia, mentre Giovannini potrebbe andare al Lavoro. Patrizio Bianchi invece è uno degli indiziati per l’Istruzione.

Ovviamente si tratta solo di alcuni nomi che circolano ma molto dipenderà dal perimetro della maggioranza del nuovo governo Draghi.

Mario Draghi

I politici

Per quanto riguarda la sfera politica invece vanno verso la conferma Roberto Speranza, che dovrebbe rimanere alla Salute, Luigi Di Maio, Guerini e Franceschini.

Resta da sciogliere il nodo Conte. Dopo la sua conferenza stampa che ha anticipato l’inizio delle consultazioni di Draghi, il Presidente del Consiglio dimissionario ha fatto sapere di essere intenzionato a continuare il suo lavoro per l’Italia. È emersa con chiarezza la sua intenzione di tornare a guidare la coalizione formata da Pd, M5S e LeU e c’è chi non esclude che possa occupare un ruolo nel nuovo esecutivo per tenere compatto il gruppo ed evitare di disperdere quello che molti hanno definito come un patrimonio politico.

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