Chi sono Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini, le tre ragazze sul podio nei 100 metri a Tokyo

Chi sono Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini, le tre ragazze sul podio nei 100 metri a Tokyo

Chi sono Martina Caironi, Anna Contrafatto e Ambra Sabatini, le tre ragazze che hanno dominato i 100 metri alle Paralimpiadi di Tokyo.

TOKYO (GIAPPONE) – Chi sono Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini, le tre ragazze autrici di una impresa storica a Tokyo con la conquista dei primi tre posti nei 100 metri. Una storia di coraggio e di forza volontà per le azzurre. Ma andiamo a conoscerle meglio.

Chi è Martina Caironi

Nata ad Alzano Lombardo il 13 settembre 1989, Martina Caironi ha iniziato a giocare a pallavolo quando un tragico incidente ha cambiato la sua vita. Nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2007 l’azzurra stava tornando da una festa in motorino (guidato dal fratello n.d.r.) quando una vettura li ha travolti e la sua gamba sinistra è rimasta schiacciata. Subito dopo ha deciso di dedicarsi all’atletica ed è diventata un vero punto di riferimento per le sue compagne con cinque medaglie olimpiche conquistate.

Chi è Monica Contrafatto

Nata a Gela il 9 marzo 1981, Monica Graziana Contrafatto si è dedicata al mondo dello sport solamente dopo l’incidente avuto durante una missione in Afghanistan. 3 colpi di mortaio e il trasferimento d’urgenza in ospedale per effettuare tutte le cure del caso.

Esperienza che l’ha sicuramente segnata, ma Monica non ha mollato e deciso di dedicarsi allo sport e la medaglia di bronzo conquistata ai Giochi Paralimpici di Tokyo è sicuramente un risultato importante per la sua carriera.

Olimpiadi Tokyo 2020

Chi è Ambra Sabatini

Nata il 1 gennaio 2002 a Livorno, Ambra Sabatini si è sempre dedicata all’atletica. E proprio mentre stava andando ad un allenamento con il padre, lo scooter è stato colpito da un’auto. I medici sono stati costretti ad amputarle la gamba sinistra sopra il ginocchio e la giovane è subito tornata ad allenarsi in piscina e nel ciclismo.

L’amore per l’atletica, però, non è mai passata e subito dopo l’arrivo della protesi è ritornata in pista e in futuro dominerà la distanza dei 100 metri.