Dopo il vertice tra Trump e Putin in Alaska, Meloni partecipa a una telefonata con Zelensky e i leader Ue.
Mentre il mondo osserva i possibili risvolti del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, in Alaska, la politica italiana interviene con toni prudenti ma significativi. Da Roma, la premier Giorgia Meloni ha partecipato a una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli altri leader Ue, mentre il vicepremier Matteo Salvini ha condiviso un messaggio pubblico sui social.

Meloni tra Zelensky e i leader Ue: il dossier resta aperto
Come riportato da ilsole24ore.com, a seguito della telefonata tra Trump e Meloni, la premier italiana ha preso parte a una call con Zelensky e i partner europei. Un gesto che conferma il ruolo attivo dell’Italia nel seguire l’evoluzione del conflitto in Ucraina. L’esito del summit in Alaska, durato quasi tre ore, non ha però prodotto alcun progresso concreto: «Non c’è accordo finché non c’è l’accordo», ha affermato Trump, sintetizzando così l’assenza di un’intesa ufficiale o di un cessate il fuoco.
Secondo fonti istituzionali, Meloni ha ribadito la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla situazione ucraina e sull’unità europea di fronte alle iniziative della Russia.
Dal fronte della maggioranza, sui social Salvini ha commentato così l’incontro tra Trump e Putin: «Ogni passo in avanti verso la Pace, come quello di ieri, è una buona notizia – scrive sui social -. Come chiesto da Papa Leone, che al posto delle armi torni a parlare la diplomazia, senza che nessuno la ostacoli». Una posizione che evidenzia una volontà di riconoscere segnali positivi, pur senza ignorare la complessità della crisi.
Dall’opposizione: critiche a Trump e all’Europa
Sui social critico il leader di Azione Carlo Calenda, che definisce l’incontro «scene di sottomissione adorante di Trump a Putin», aggiungendo che «così non può esserci partita». Mentre Benedetto Della Vedova di +Europa afferma: «Il vertice di Anchorage ci restituisce l’immagine di un Putin che ha dominato la scena da vincitore e un Trump remissivo e reticente».
In assenza di un accordo sul fronte ucraino, il commento dei leader italiani si muove tra diplomazia e cautela. La premier mantiene il dialogo aperto con l’Europa e Zelensky, mentre Salvini evidenzia segnali di distensione. Tuttavia, le opposizioni denunciano la debolezza dell’Occidente e il pericolo di concedere troppo terreno alla Russia.