Un’anziana disabile è stata strangolata ieri, a Chieti. Le forze dell’ordine stanno concentrando i sospetti nei confronti del figlio.
La vittima è una donna di 88 anni, Cesina Damiani, affetta da disabilità. La donna è stata uccisa nella giornata di ieri, 12 febbraio, all’interno della sua abitazione di Casoli, a Chieti. L’anziana è deceduta per strangolamento: sul posto sono giunte le forze dell’ordine per indagare sulla vicenda.
Il ritrovamento del figlio per strada
Il principale sospettato è il figlio della vittima, Francesco Rotunno, un uomo di 64 anni. Gli inquirenti, in seguito alla segnalazione, hanno trovato Rotunno mentre vagava nei pressi dell’abitazione della donna, ormai deceduta. Si trovava poco lontano dalla casa, sul bordo della strada.
Aveva anche i polsi tagliati: secondo gli inquirenti l’uomo potrebbe aver tentato il suicidio dopo aver commesso l’omicidio della madre. Al momento Francesco Rotunno si trova ricoverato presso l’ospedale di Lanciano.
A chiamare le forze dell’ordine è stata la badante della donna. Secondo quanto appreso, di fianco al corpo di Cesina Damiani c’era anche un bigliettino con delle scuse, senza però nessuna firma. Per gli inquirenti è abbastanza probabile che sia stato il figlio della vittima a scriverlo. Nel frattempo la Procura di Lanciano ha indetto l’apertura di un fascicolo per omicidio volontario aggravato, e al primo posto tra i sospettati c’è proprio Francesco Rotunno.