Mario Draghi lascia Palazzo Chigi dopo un caloroso saluto come quello che ha ricevuto al Consiglio europeo di Bruxelles. Ma quale sarà il prossimo incarico di SuperMario?
Dopo venti mesi di governo, Mario Draghi ha salutato Palazzo Chigi dopo un cordiale passaggio di campanella a Giorgia Meloni. Dopo aver portato l’Italia ad essere di nuovo credibile e stimata in Europa e tra i partner internazionali, e dopo aver salvato l’euro quando era a capo della Bce, Mario Draghi potrebbe ricoprire un ruolo ancora più apicale.
Anche se vorrebbe riposarsi e fare il nonno con i suoi nipotini ed essere finalmente un pensionato qualsiasi, Mario Draghi non può e nel suo futuro spuntano cariche come il segretariato generale della Nato o la presidenza della Commissione europea. C’è chi pensa che riceverà un ruolo di governatore onorario della Banca d’Italia e chi invece sostiene che tornerà ad insegnare. Ma lo stesso Mario Draghi ha dichiarato più volte di non aver ancora pensato al suo futuro.
Il futuro del premier è di sicuro di alto profilo
Il mondo accademico ha sempre appassionato l’ex premier ma non ha nemmeno messo da parte la sua agenda internazionale tra i personaggi ai vertici internazionali tra incontri e progetti. Ma sembra che Mario Draghi sarà a breve al vertice di un ruolo istituzionale a livello internazionale. L’ex presidente del Consiglio infatti gode di una fortissima stima non solo in Italia, anzi forse ancor di più all’estero. Una delle ipotesi potrebbe essere quello di segretario generale della Nato, dato che a settembre 2023 scade l’incarico a Jens Stoltenberg.
A Bruxelles invece lo vorrebbero come presidente della Commissione Ue alla fine del mandato di Ursula von der Leyen il 31 ottobre 2024. Mentre c’è chi pensa ancora a Mario Draghi come presidente della Repubblica e non esclude una futura corsa al Colle. Ma c’è un’ipotesi più realistica che viene paventata in alcuni settori politici, ovvero la nomina a senatore a vita. L’ex premier sarà sempre e comunque una riserva della Repubblica. A prescindere dal suo futuro lavorativo.
Nel frattempo è tornato a Città della Pieve dove si ritira per riposarsi dagli incarichi professionali dove va da circa vent’anni e considerato un cittadino dai pievesi.