Cina, stop alle spese calcistiche folli: in arrivo un tetto salariale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il calcio cinese frena: in arrivo limiti ai salari e alle spese per gli acquisti

Tevez

La decisione sarebbe stata presa dall’Amministrazione Generale dello Sport per fermare affari folli come quelli legati ad Oscar e Tevez

Gli oltre 60 milioni per il cartellino di Oscar del Chelsea e i 38 a stagione assicurati a Carlos Tevez hanno fatto suonare un campanello d’allarme in Cina. Tali spese sono infatti state ritenute eccessive dall’Amministrazione Generale dello Sport del paese estremorientale, che quest’oggi ha annunciato di voler prendere provvedimenti seri per frenare questi investimenti al limite della sostenibilità.

Salary cup e limite ai prezzi dei cartellini

La decisione è stata resa pubblica tramite un’intervista rilasciata al proprio sito ufficiale da un portavoce dell’Amministrazione Generale: “Sarà introdotto un tetto ai salari e ai costi dei cartellini per controllare gli investimenti irrazionali, e sarà introdotta una supervisione delle finanze dei club per contenere i prezzi dei giocatori all’interno di un limite ragionevole. In particolare per quanto concerne gli acquisti di giocatori dall’estero, con club che hanno bruciato soldi e giocatori stranieri che percepiscono ingaggi eccessivi“. Nell’intervista si sottolinea poi la volontà di combattere eventuali contratti sottobanco tra le società e gli agenti che, qualora scoperti, saranno severamente puniti.

Addio al sogno Ronaldo?

Ancora da stabilire le cifre relative a queste limitazioni economiche, ma difficilmente saranno talmente alte da permettere nuovi acquisti fuori mercato come quelli degli ultimi mesi. Tanto per fare qualche esempio, difficilmente si potrà assistere a trasferimenti come quello di Hulk, passato dallo Zenit al Guangzhou per 55 milioni, o di Alex Texeira, costato 50 milioni al Jiangsu Suning. Senza dimenticare il freschissimo trasferimento di Witsel o quelli più datati di Jackson Martinez, Lavezzi e Gervinho. Verranno così messe a tacere le voci relative a una presunta offerta monstre in arrivo per Cristiano Ronaldo, che di certo a parità di ingaggio difficilmente accetterà di andare a giocare in Cina, abbandonando il Real Madrid e il più competitivo calcio europeo in generale. La volontà governativa di far cresce il movimento calcistico del Dragone è comunque ancora viva e seria. L’obiettivo è alzare il livello complessivo dei campionati anche attraverso gli acquisti di calciatori stranieri che non dovranno obbligatoriamente essere di primo nome.

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ultimo aggiornamento: 22 Marzo 2017 16:51

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