Pechino sta comprando il petrolio russo

La Cina sta cercando di stringere i legami con Mosca comprando petrolio a prezzo scontato.

Mentre l’Europa prepara l’embargo alla Russia per il petrolio e il gas, la Cina ne approfitta e compra il petrolio a prezzo scontato. L’obiettivo è ricostituire le sue scorte strategiche. Di questa situazione ne ha approfittato anche l’India. Ma Pechino ha interessi maggiori di quelli energetici che vanno a rafforzare i legami con Mosca.

I governi di Mosca e Pechino insieme alle compagnie petrolifere stanno portando avanti i colloqui per rafforzare i legami energetici e non solo tra i due paesi. Nel frattempo l’Europa si prepara, da tempo ormai registrando fallimenti, ad un embargo.

Questa operazione sarebbe vantaggiosa per entrambi i paesi perché in seguito all’aggressione della Russia in Ucraina, il prezzo del petrolio è aumentato a dismisura. Il greggio di Mosca però è calato per paura di perdere acquirenti o finire coinvolti nelle sanzioni. Così la Cina, insieme all’India, coglie la palla al balzo per ricostruire le riserve strategiche. L’India, da aprile infatti è il maggior importatore di greggio russo ‘urals’ nonostante le varie e allettanti offerte fatte dall’Occidente.

sestrazione petrolio

La Cina aumenta le scorte di greggio in Russia

Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno vietato l’import di greggio russo mentre l’Unione europea è ancora al lavoro. Per la Cina, però, non contano le pressioni degli Usa e le sue sanzioni. Pechino ha infatti continuato a ricevere carichi provenienti dall’Iran e dal Venezuela. Così come ha continuato a comprare petrolio greggio russo anche dopo l’invasione dell’Ucraina.

Pechino è il più grande importatore mondiale di oro nero, nonostante il crollo di domanda dovuta al lockdown. Anche se non confermate, la Cina avrebbe la capacità di immagazzinare più di 1 miliardo di barili tra fini commerciali e strategici. Ora Pechino sta trattando in sordina con il Cremlino per ricevere ancora più scorte di greggio dalla Russia a prezzi moderati.