“Basta sanzioni alla Russia”: Pechino sembra aver deciso da che parte stare oppure è solo preoccupata per la sua economia.
E’ difficile dire se la Cina ha preso le difese della Russia per una questione di alleanza e fedeltà al Cremlino, oppure guarda solo ai suoi interessi economici. Ora torna ad esprimersi contro le sanzioni imposte dall’Occidente contro la Russia.
“Il blocco di beni di altri Stati mina la stabilità economica mondiale e deve essere fermata quanto prima perché colpisce la sovranità” ha dichiarato il rappresentante permanente cinese all’Onu, Zhang Jun. Per la Cina “anche il congelamento arbitrario delle riserve valutarie di altri Paesi è una violazione della sovranità ed equivale ad armare l’interdipendenza economica”.
Queste pratiche di Usa e Ue contro la Russia “minano le fondamenta della stabilità economica mondiale e portano nuove incertezze e rischi alle relazioni internazionali”. Nonostante le continue pressioni dei paesi occidentali dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, la Cina ora ha rinnovato la sua alleanza con Mosca. Pechino assicura che aumenterà il “coordinamento strategico” con il suo “partner senza limiti” e lo farà a prescindere dalla volatilità internazionale.
La scelta della Cina può ripercuotersi contro la sua economia
Ignora le raccomandazioni della comunità internazionale, quindi, la Cina e rafforza il suo legame con la Russia. Il motivo di questo rafforzamento della cooperazione strategica con la Russia è quello di “promuovere un nuovo modello di relazioni internazionali e una comunità con un futuro condiviso per l’umanità”. Un argomento, quest’ultimo, molto caro a entrambi i paesi che hanno come comune nemico, non l’Ucraina bensì l’Occidente.
Questo sembra un primo reale segnale da parte di Pechino nei confronti dell’Occidente. Sembra che la Cina stia avvisando la comunità internazionale di un suo futuro e prossimo sostegno a Mosca anche in questo conflitto di cui è protagonista. Ma questo può ripercuotersi negativamente sulla Cina stessa. La seconda economia mondiale se appoggerà Putin pagherà caramente quest’amicizia. Gli investitori che hanno reso il Dragone così grande non hanno intenzione di finanziare e investire nella guerra russa. Per questo motivo, già molti investitori hanno abbandonato il paese.