La nuova circolare del Viminale per contenere il coronavirus. Le attività lavorative potranno continuare senza autorizzazione dei prefetti.
ROMA – E’ stata inviata ai prefetti la nuova circolare del Viminale per spiegare meglio il nuovo dpcm firmato dal premier Conte per contenere il coronavirus. Secondo quanto riportato da Repubblica, nel testo il ministero dell’Interno ha precisato che i pendolari potranno continuare a muoversi da un Comune all’altro e soprattutto sarà possibile uscire per fare la spesa se il punto vendita più vicino all’abitazione sia nel territorio del Comune limitrofo.
La nuova circolare del Viminale
La circolare è stata redatta dal Viminale per chiarire meglio alcuni passaggi del dpcm approvato il 22 marzo 2020 dal premier Conte. Le persone potranno muoversi da un Comune all’altro solo se il punto vendita più vicino all’abitazione si trova in una città limitrofa.
La seconda parte del documento è dedicata alle aziende. Quelle considerate essenziali possono restare aperte senza chiedere l’autorizzazione al prefetto. Le altre, invece, per continuare il proprio lavoro direttamente in ufficio oppure in fabbrica devono avere il via libera delle autorità locali. L’ultimo chiarimento riguarda le attività professionali che non sono sospese ma restano soggette alle regole del distanziamento.
Multa fino a 4mila euro per chi non rispetta le misure
Il Viminale, inoltre, è al lavoro per inasprire la sanzione economica per chi non rispetta le regole. Nel decreto in discussione a Palazzo Chigi è prevista una multa fino a 4mila euro per tutte le persone che violano le misure decise dal Governo.
Un pugno duro che la maggioranza giallo-rossa ha intrapreso sin dall’inizio di questa emergenza anche se, rispetto all’inizio, i casi dei trasgressori sembrano essere in netta diminuzione. Palazzo Chigi, comunque, non ha intenzione di abbassare la guardia e per questo ha intenzione di mettere delle sanzioni ancora più rigide.
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