Il Viminale conferma la possibilità di spostarsi tra Regioni per fare rientro alla propria abitazione ma non cita le seconde case.
Resta un giallo, nonostante la circolare del Viminale, la possibilità di procedere con uno spostamento tra Regioni per raggiungere le seconde case. Nel testo dell’ultimo decreto del governo non viene specificato espressamente il divieto di spostarsi per raggiungere le seconde case, ma è vero anche che parlando di residenza, abitazione e domicilio il governo chiude alle seconde case per il turismo o alle vacanze. Insomma, c’è un nodo da sciogliere e che anche il Viminale ha preferito lasciare in disparte, almeno per il momento.
Viminale, sì allo spostamento tra Regioni se per tornare alla propria abitazione
Nella circolare del Viminale si legge, come ormai sappiamo, che il nuovo dpcm conferma il divieto di spostarsi tre le Regioni se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre si legge nel Dpcm che è sempre consentito il ritorno alla propria residenza, al proprio domicilio o alla propria abitazione. E proprio su questo punto si gioca la partita. Nei dpcm presentati nei mesi precedenti il governo aveva espressamente vietato il trasferimento verso le seconde case. Con l’ultimo dpcm, quello di gennaio, il divieto non è espressamente riportato.
Residenza, abitazione e domicilio
Consultando le FAQ di Palazzo Chigi – al 19 gennaio in fase di aggiornamento – sembra esclusa la possibilità di trasferirsi nella seconda casa se non per motivi di necessità-
Residenza. La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.
Domicilio. Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.
Abitazione. Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze. Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, possono spostarsi per ricongiungersi nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.
In attesa delle FAQ aggiornate sembra comunque possibile spostarsi fuori Regione per raggiungere le seconde case.
Il controllo sul territorio
Il capo di Gabinetto del Viminale invita quindi i prefetti a controllare in maniera scrupolosa le principali vie di comunicazione e le zone urbane note per i fenomeni di affollamento, quindi i famosi locali della movida.