L’esercito israeliano ha ucciso un ragazzo di 26 anni palestinese a Hebron in Cisgiordania dopo l’attacco nel campo di Jenin.
Le truppe israeliane hanno ucciso un palestinese di 26 anni a Hebron, in Cisgiordania mentre guidava la sua auto. A riferire la notizia è il ministero della salute palestinese. I militari israeliani di un posto di blocco hanno colpito Nasim Abu Fouda, così si chiamava la vittima, con colpi di arma da fuoco mentre guidava vicino alla Tomba dei Patriarchi, Moschea Ibrahimi per i musulmani.
Questo attacco arriva proprio nel giorno in cui il segretario di Stato statunitense Anthony Blinken ha incontrato il premier israeliano a Tel Aviv Netanyahu invitando entrambe le parti a placare le tensioni e condannando con massima fermezza gli attentati palestinesi che hanno provocato sette vittime e molti feriti nei due attacchi fuori alle sinagoghe a Gerusalemme Est venerdì e sabato. I due attacchi terroristici sono arrivati dopo il raid israeliano a Jenin dove le truppe dello stato ebraico hanno ucciso 10 palestinesi.
La responsabilità dell’escalation tra i due popoli
Le tensioni nel conflitto israelo-palestinese stanno crescendo in modo preoccupante perché dall’inizio dell’anno, ovvero in soli trenta giorni, sono già morte 35 persone palestinesi tra combattenti e civili e sei israeliani civili. I teatri di scontro sono soprattutto Gerusalemme Est, la parte della città santa occupata da Israele che entrambi i popoli rivendicano e la West Bank, la Cisgiordania, territorio palestinese occupato da Israele dal 1967.
Da mesi le forze israeliane conducono raid nel campo profughi di Jenin motivando questi assalti come azioni antiterroristiche ma le vittime sono anche civili. Questo ha innescato azioni di vendetta nei confronti di Israele. Per il giornale israeliano Haaretz la responsabilità dell’escalation è dell’esercito israeliano. Inoltre, il governo ha deciso di scagliarsi contro le famiglie degli attentatori mettendo sotto sequestro le abitazioni che sarà distrutta e ha arrestato la madre di uno degli attentatori. Questa misura, usata da Israele, è considerata una punizione collettiva vietata dal diritto internazionale.
Il 2022 è stato l’anno con più vittime palestinesi dal 2006 oltre 150 con molti minori.