Salvini senza dubbi sulla cittadinanza dopo 5 anni: ecco la sua posizione

Salvini senza dubbi sulla cittadinanza dopo 5 anni: ecco la sua posizione

Richiesta di cittadinanza dopo 5 anni: Salvini prende posizione sul quesito referendario depositato in Cassazione.

Il 4 settembre, è stato depositato presso la Cassazione un referendum volto a ridurre il periodo di residenza legale in Italia necessario per ottenere la cittadinanza a soli 5 anni. Questa proposta, sostenuta da una coalizione di partiti e associazioni, si scontra con la netta opposizione della Lega di Matteo Salvini, che propone misure più severe contro i reati gravi.

Il referendum e la sua proposta

Il quesito referendario mira a modificare la legge del 1992, riducendo a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto per richiedere la cittadinanza italiana. Attualmente, il requisito è di 10 anni. Questa proposta, sostenuta da +Europa, il Partito Socialista, Radicali Italiani, e altre importanti personalità come Emma Bonino e Luigi Manconi, punta a facilitare l’accesso alla cittadinanza per circa 2,3 milioni di residenti extracomunitari.

Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha sottolineato l’importanza della riforma per il futuro del paese: “Alla retorica dei ‘fratelli d’Italia’ contrapponiamo la speranza e delle figlie e dei figli d’Italia”. Ecco cosa ha aggiunto: “Parliamo di circa 2,3 milioni di cittadini stranieri extracomunitari che oggi, secondo il referendum, avrebbero le condizioni per fare richiesta. A questi si aggiungono i loro figli a cui trasmetterebbero la cittadinanza. Alla retorica dei ‘fratelli d’Italia’ contrapponiamo la speranza e il messaggio positivo delle figlie e dei figli d’Italia”, ha commentato Magi, sottolineando la rilevanza della riforma per “il futuro dell’Italia”

La reazione di Matteo Salvini

In risposta al referendum, Matteo Salvini ha dichiarato che la Lega sta lavorando per revocare la cittadinanza a chi commette reati gravi, opponendosi così alla proposta di riduzione del periodo di residenza: “Noi stiamo lavorando alla revoca della cittadinanza per gli stranieri che commettono reati gravi”.

Salvini ha espresso la sua contrarietà a iniziative come lo Ius scholae, sostenuto da Forza Italia, e ha ribadito la necessità di mantenere rigide misure di sicurezza. Questa posizione si inserisce in un contesto di crescente divisione tra le forze politiche sulla questione della cittadinanza, evidenziando le differenze di approccio tra le diverse fazioni della maggioranza.