Codice della Strada, alcol test: come salvarsi dalla condanna
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Direttore: Alessandro Plateroti

Alcol test, la norma nascosta che in pochi conoscono: ti salva dalla condanna

L'etilometro per l'alcol test

Una norma nascosta potrebbe cambiare tutto per gli automobilisti fermati per sospetto di guida in stato di ebbrezza: quello che non conosci sul nuovo codice della strada.

Le nuove disposizioni del Codice della Strada hanno sollevato un’ondata di allarme tra gli automobilisti italiani. Complice una comunicazione poco chiara e il timore diffuso, molti hanno creduto che bastasse una birra per perdere la patente. In realtà, come più volte chiarito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la soglia di tasso alcolemico consentita alla guida non è stata modificata.

Auto in strada

La nuova stretta sui controlli: cosa cambia davvero nel Codice della Strada

A cambiare, invece, sono l’inasprimento delle sanzioni e la maggiore frequenza dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Il messaggio che passa è chiaro: tolleranza zero verso chi si mette al volante dopo aver bevuto, anche solo moderatamente.

I falsi miti sull’alcol test: mentine, sudore e trucchetti inefficaci

La paura delle nuove regole ha portato molti conducenti a cercare stratagemmi per evitare le sanzioni: dalla classica mentina ingoiata prima del test, fino a tentativi più estremi come cambiare posto con un passeggero sobrio. Alcuni hanno provato a “depurarsi” con esercizio fisico per espellere l’alcol attraverso la sudorazione.

Ma secondo i dati forniti dagli organi di controllo, nessuno di questi tentativi si è rivelato realmente efficace. Le sanzioni sono scattate comunque, così come i sequestri del veicolo o il ritiro della patente nei casi più gravi.

Il diritto (poco conosciuto) al legale prima del test alcolemico

C’è però un aspetto normativo che molti ignorano, ma che potrebbe fare la differenza nel momento più delicato: il diritto di farsi assistere da un avvocato prima di sottoporsi al test alcolemico.

È quanto previsto dall’articolo 114 del Codice di Procedura Penale, che recita:

“La polizia giudiziaria avverte la persona sottoposta alle indagini, se presente, che ha facoltà di farsi assistere dal difensore di fiducia”.

Un principio che vale anche per i controlli stradali, quando l’automobilista viene fermato e si trova in una situazione potenzialmente sanzionabile.

Chiariamo un punto fondamentale: l’arrivo del legale non esonera dall’effettuare il test alcolemico. Come chiarito dalla sentenza n. 47324 della Corte di Cassazione, rifiutarsi di sottoporsi al test solo perché l’avvocato non è ancora arrivato costituisce comunque un reato.

Il ruolo dell’avvocato, però, può essere cruciale. Può:

  • Assicurarsi che le forze dell’ordine rispettino le corrette procedure;
  • Intervenire in caso di irregolarità nella notifica dei diritti;
  • Fornire indicazioni utili al conducente per non aggravare la propria posizione;
  • In casi limite, riuscire a far escludere prove ottenute in modo illecito.

Quando e come invocare questo diritto

Il diritto a essere assistiti da un difensore va richiesto immediatamente, al momento del fermo, prima dell’inizio del test. Tuttavia, le autorità non sono tenute ad attendere l’arrivo del legale per procedere con l’alcol test. Spetta quindi al conducente dichiarare che intende far valere il proprio diritto, consapevole però che il procedimento potrà andare avanti anche senza la presenza del difensore.

La conoscenza di questa norma non è una scappatoia, ma un mezzo per tutelarsi nel caso in cui l’intervento del legale possa garantire trasparenza e correttezza del controllo.

L’educazione alla guida sicura resta la priorità

Il vero messaggio del nuovo Codice della Strada non è la repressione, ma la promozione di una cultura della responsabilità. Bere anche poco prima di guidare può compromettere i riflessi, la lucidità e il giudizio. E la legge italiana resta tra le più severe d’Europa, soprattutto per i neopatentati e per chi svolge professioni legate alla guida.

In un clima di maggiore rigore e controllo, sapere che esiste il diritto di farsi assistere da un avvocato può essere un elemento in più per difendersi, ma non deve essere interpretato come un modo per aggirare le regole. La sicurezza stradale passa prima di tutto da scelte responsabili.

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ultimo aggiornamento: 6 Maggio 2025 9:17

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