Coldiretti: “Il cibo italiano è un quarto del Pil”

Coldiretti: “Il cibo italiano è un quarto del Pil”

La ripresa del turismo è legata molto al Made in Italy e soprattutto al cibo che diventa la prima ricchezza dell’Italia.

Dopo la pandemia il turismo ha visto una notevole ripresa e spinge anche la filiera del cibo Made in Italy che diventa così un quarto del Pil nazionale. Nell’ultimo anno, nonostante la crisi energetica, il cibo nel nostro paese ha raggiunto un valore di 580 miliardi diventando la prima ricchezza. Questo è quello che emerge da un rapporto di Coldiretti “Cibo e turismo, l’Italia che vince” che sarà presentato in un incontro al Manzoni di Milano con la ministra Daniela Santanchè e il ministro Francesco Lollobrigida.

I ristoranti e tutto il settore di accoglienza e gastronomia è tornato a pieno ritmo e questo ha portato un impatto positivo sul Made in Italy e sul cibo italiano che oggi vale un quarto del Pil nazionale e impegna ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio.

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Un patrimonio che va difeso per assicurare la sovranità alimentare

“Non a caso il cibo – sottolinea la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie italiane e straniere in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche”. Il cibo italiano e le specialità dei luoghi sono la prima cosa che ricercano i visitatori stranieri anche una volta tornati a casa portando un aumento dell’export nazionale. Secondo un dato Istat le esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno segnato un record storico di 60 miliardi.

L’Italia è diventata leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa. Le 5450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

La Coldiretti denuncia la diffusione di cibo sintetico e scelte pericolose dell’Europa come le dichiarazioni sul vino e sull’olio d’oliva e ribadisce che il nostro è un patrimonio che va difeso. “Per sostenere un settore cardine dell’economia e assicurare al Paese la sovranità alimentare serve ora raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa” ha dichiarato il presidente della Coldiretti.