Coldiretti agli Stati Generali, ‘Agricoltura può mettere a disposizione duecentomila posti di lavoro”.
Nel quinto giorno di lavoro degli Stati Generali il governo si confronta con Coldiretti, che si propone come una risorsa dal punto di vista occupazionale.
Stati Generali: Coldiretti e il rilancio dell’agricoltura
Il settore dell’agricoltura è troppo spesso sottovalutato se non addirittura erroneamente svalutato. Si tratta di un mondo che nell’immaginario collettivo resta poco attraente soprattutto per i giovani in via di formazione. Ma l’agricoltura ben altro. Si tratta di un mondo in continua evoluzione che può diventare uno dei propulsori dell’economia.
Agricoltura può mettere a disposizione 200.000 posti di lavoro
Non a caso sul sito della Coldiretti, in occasione della convocazione agli Stati Generali, è stato pubblicato un articolo nel quale vengono riportate le parole del Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che ha fatto sapere che il mondo dell’agricoltura può mettere a disposizione duecentomila posti di lavoro. Posti di lavoro che oggi sono affidati a lavoratori stranieri stagionali.
L’appello della Coldiretti
Gli Stati Generali e il Piano Rilancio rappresentano una grande occasione per il mondo dell’agricoltura. Ma l’opportunità non va sprecata.
“Una opportunità che deve essere dunque accompagnata da un piano per la formazione professionale e misure per la semplificazione ed il contenimento del costo del lavoro […] la cancellazione per quest’anno dei versamenti contributivi dell’imprenditore agricolo e dei propri dipendenti nei settori maggiormente colpiti rappresenta una boccata di ossigeno indispensabile per sostenere competitività ed occupazione nelle campagne”.
Le infrastrutture
Per sbloccare l’agricoltura, secondo il numero uno della Coldiretti, serve anche sbloccare le infrastrutture e migliorare i collegamenti tra il Nord e il Sud del Paese.
“Serve poi recuperare i ritardi strutturali e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export e una “bolletta logistica” più pesante per la movimentazione delle merci.”
L’innovazione tecnologica
Coldiretti condivide l’idea e il progetto di una rivoluzione tecnologica.
“Investire in tecnologie è fondamentale per il rilancio del Paese in un’ottica di economia circolare, dal settore della chimica verde alla valorizzazione di allevamenti e foreste per la produzione di biometano e biogas, ma anche per affrontare un’altra emergenza per le campagne italiane, il cambiamento climatico che ogni anno presenta un conto di miliardi.
Per lo sviluppo sostenibile dell’Italia come Coldiretti abbiamo ideato ed ingegnerizzato e poi condiviso con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti la messa in cantiere di una rete di circa mille laghetti nelle zone di media montagna da realizzare senza cemento e da utilizzare per la raccolta dell’acqua da distribuire in modo razionale in primis ai cittadini, quindi all’industria e all’agricoltura. Un progetto che può e deve essere sostenuto a livello nazionale e regionale, al pari del piano per lo sviluppo della zootecnia al Sud con una linea vitelli-vacche da latte e carne 100% Made in Italy che porterebbe nuove opportunità occupazionali”.