Cologne, la svolta nelle indagini sull’uomo carbonizzato 

Cologne, la svolta nelle indagini sull’uomo carbonizzato 

Arriva la svolta nelle indagini sull’uomo carbonizzato ritrovato a Cologne: arrestato un uomo con l’accusa di omicidio.

Le forze dell’ordine hanno condotto un arresto nei confronti di un uomo. L’indiziato sarebbe accusato di aver commesso l’omicidio dell’uomo carbonizzato di Cologne, a Brescia. Gli investigatori hanno trovato la vittima pochi giorni fa, grazie alla segnalazione di un passante.

Il cadavere – ormai completamente carbonizzato – si trovava all’interno di un bagagliaio di un’auto incendiata. La svolta arriva oggi: la Procura di Brescia ha predisposto un fermo a carico di un uomo. Secondo gli inquirenti, sarebbe lui il responsabile dell’omicidio in questione.

Il movente

La vittima è un uomo di 40 anni, kosovaro. Mentre il presunto colpevole è un italiano residente a Palazzolo. Le accuse nei suoi confronti sono quelle di omicidio e distruzione del cadavere. Il colpevole avrebbe anche un movente. Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, pare che l’italiano avesse deciso di uccidere la vittima a causa di una questione economica.

Sembra che la vittima avesse con l’uomo un debito di diverse migliaia di euro, relativi ad un giro di droga. Inoltre è emersa anche l’identità del proprietario della macchina all’interno della quale gli investigatori hanno ritrovato il corpo. Pare che la vettura fosse di proprietà del fratello della vittima.

La vettura in cui gli inquirenti hanno ritrovato il cadavere si trovava nelle campagne della Franciacorta, tra i vigneti della zona. Gli inquirenti hanno spiegato che, in un primo momento, a causa delle fiamme, l’auto era l’unica cosa riconoscibile.

Claudia Passalacqua, il magistrato di turno, si è recata sul luogo del ritrovamento per effettuare i primi rilievi insieme alle forze dell’ordine. A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti che avrebbero visto delle persone mentre abbandonavano l’automobile, per poi bruciarla. A causa delle pessime condizioni del cadavere, per risalire all’identità della vittima gli investigatori hanno dovuto eseguire un test del dna.

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