Colpo di scena per Marta Fascina: l’eredità potrebbe essere nulla

Colpo di scena per Marta Fascina: l’eredità potrebbe essere nulla

Quei 100 milioni guadagnati dopo l’apertura del testamento del Cavaliere potrebbero non arrivare mai nelle sue tasche.

Il testamento di Silvio Berlusconi è stato finalmente aperto davanti ai familiari dopo quasi un mese dalla scomparsa del Cavaliere. All’interno delle sue ultime volontà, che hanno anche selezionato i nuovi proprietari delle quote di maggioranza di Fininvest, c’erano anche 100 milioni per Marta Fascina, l’ultima fidanzata del quattro volte presidente del Consiglio.

Il fatto è, però, che tutti quei soldi potrebbero non arrivare mai nelle tasche della compagna di Silvio Berlusconi. Il testamento del Cavaliere, infatti, avrebbe fatto registrare alcune criticità che potrebbero rendere nulle le donazioni al fratello Pietro, alla Fascina e a Marcello Dell’Utri.

Perché il testamento di Silvio Berlusconi potrebbe essere nullo?

Silvio Berlusconi non ha lasciato un solo testamento ma ben tre: in questi casi, solitamente, si applicano le ultime volontà più recenti ma solo se significativamente diverse dalle precedenti. Le disposizioni del Cavaliere, invece, sono in linea con quelle dei precedenti documenti: i nuovi sono più un completamento che una modifica di quelli più antichi.

Le uniche perplessità del notaio e dei legali sono relative ai lasciti a Marta Fascina. In particolare, i tecnici stanno esaminando la frase “se non torno” antecedente al legato – ossia ai 100 milioni – diretto alla compagna di Berlusconi. Il lascito potrebbe essere quindi contestato sottolineando che la condizione stabilita del testatore possa ritenersi invalida.

In ogni caso, a decidere di muovere una causa di questo tipo contro la Fascina dovrebbero essere gli altri eredi che, però, non sembrerebbero ostili. Se gli altri nomi presenti nel testamento decidessero di dimostrarne l’illegittimità, la compagna di Silvio e Marcello Dell’Utri potrebbero chiedere nuove valutazioni in sede civile.

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