In pensione a meno di sessantasette anni? Si può fare! Ecco come. Quota Cento ma non solo, tutte le possibilità.
Nonostante le polemiche e le difficoltà che hanno accompagnato i primi mesi del governo a guida Lega-Movimento Cinque Stelle, non c’è dubbio che la manovra economica, prima vera traccia dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte abbia segnato una piccola grande rivoluzione.
Oltre al Reddito di Cittadinanza l’altra grande svolta è il superamento della Legge Fornero nel mondo delle pensioni. Ma la Quota Cento (Come funziona) è solo una delle strade per le persone che vogliono lasciare il mondo del lavoro prima dei fatidici sessantasette anni richiesti dalla Fornero.
Quota Cento
La prima strada, ormai nota, è quella della Quota Cento, che consente di andare in pensione a sessantadue anni (almeno) a fronte di trentotto anni di contributi versati. Per chiarezza e onestà è bene specificare che la pensione percepita sarà più bassa ma non per un taglio da parte del governo, semplicemente per il minor numero di anni in cui si sono versati i contributi.
Opzione donna
Nell’ultima versione della manovra è stata prorogata per un anno l’opzione donna. Le lavoratrici che hanno maturato trentacinque anni entro il 2018 possono andare in pensione a 58 anni di età. Le lavoratrici autonome con gli stessi requisiti doveranno invece attendere il cinquantanovesimo compleanno.
Ape sociale
Prorogata anche l’Ape sociale, ossia l’anticipo pensionistico sociale, il sostegno statale per i le persone che hanno compiuto i 63 anni e almeno trenta di contributi ma che vivono in condizioni di oggettiva difficoltà sociale ed economica.
Per i lavoratori impegnati in attività gravose gli anni di contributi devono essere trentasei, questo per consentire loro di lasciare il mondo del lavoro a un’età anagrafica inferiore.
