Una decina di importanti imprenditori è stata vittima di una truffa a nome di Crosetto, ministro della Difesa. Come è stata scoperta.
Una lunghissima lista di imprenditori ha dovuto fare i conti con la truffa a nome di Crosetto, Ministro della Difesa. I truffatori, fingendosi membri dello staff del politico, hanno cercato di raggirare diversi personaggi noti e facoltosi chiedendo importanti cifre di denaro per “ragioni di massima sicurezza nazionale”. Adesso, lo stesso Crosetto è pronto ad agire con una denuncia.
![Guido Crosetto](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2022/01/IM_Guido_Crosetto.jpg)
La truffa a nome di Crosetto: i fatti
Sono giorni di grande attenzione attorno al nome di Guido Crosetto. Infatti, un gruppo di malintenzionati ha provato a truffare importanti imprenditori italiani utilizzando il nome del Ministro. Secondo le ricostruzioni dell’accaduto, i truffatori, fingendosi membri dello staff de politico, hanno cercato di raggirare diversi personaggi noti e facoltosi tra cui anche lo stilista Giorgio Armani, Marco Tronchetti Provera e Diego Della Valle, oltre a Massimo Moratti. Il modus operandi era sempre lo stesso: le vittime prese di mira venivano contattate dal finto collaboratore del ministro, che chiedeva loro di importanti somme di denaro per urgentissime “questioni di sicurezza nazionale“. Non è chiaro se i malintenzionati abbiano utilizzato dei sistemi di intelligenza artificiale per riprodurre la voce di Crosetto in persona o meno.
Come è stata scoperta la truffa
La vicenda è venuta a galla dopo che una delle vittime si è accorta che qualcosa non stesse andando nel verso giusto. Nello specifico, nella giornata di mercoledì scorso, la segreteria di presidenza del gruppo farmaceutico Menarini, gestito dalla famiglia Aleotti, ha ricevutola chiamata dal finto staff del ministro. La telefonata ha messo dei dubbi a Luisa Aleotti, che in quanto vice presidente di Confindustria avrebbe potuto mettersi in contatto agevolmente con Crosetto, senza dover passare per altri tramiti. Proprio in quei momenti, ecco partire la denuncia. In questo senso, fondamentale l’assistente della Aleotti che ha intuito si trattasse di una truffa.
La denuncia del Ministro
A parlare della vicenda, dopo che la notizia della truffa a suo nome era diventata di dominio pubblico, è stato ancheil diretto interessato. Crosetto, su X, ha spiegato: “Un’assurda vicenda che inizia martedì con la chiamata di un amico, grande imprenditore, che mi chiede perché la mia Segreteria avesse chiamato la sua per avere il suo cellulare. Gli dico che era assurdo, avendolo io, e che era impossibile. Verifico per sicurezza e mi confermano che nessuno lo ha cercato. Archivio la cosa. Dopo un’ora mi dicono che c’è un noto imprenditore, che non conosco, che vorrebbe mettersi in contatto con me. Autorizzo a dargli il mio cellulare”.
Da qui la situazione diventa più chiara: “Mi chiama e mi racconta di essere stato chiamato da me e poi da un Generale e di aver effettuato un bonifico molto elevato ad un conto che gli era stato dato dal ‘Generale’. Gli dico che si tratta di una truffa ed avviso i carabinieri che vanno a casa sua e raccolgono la denuncia”.
Adesso, il ministro della Difesa è passato al contrattacco annunciato una denuncia che sarebbe “già pronta” come spiegato da lui stesso all’Ansa. Al momento “non c’è un appuntamento” con la Procura di Milano ma molto presto scatterà tutto l’iter con annessa deposizione di Crosetto che ipotizza il reato di sostituzione di persona.
Le testimonianze delle vittime
Oltre alla posizione del gruppo Menarini, tra le vittime risulta esserci anche l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti. A Repubblica, l’uomo ha detto: “Questi sono bravi, nel senso che sembrava assolutamente tutto vero. Comunque può capitare, poi certo uno non se l’aspetta una roba di questo genere. Ma succede a tutti”. Moratti non ha voluto confermare l’indiscrezione che lo vorrebbe aver versato 1 milione di euro: “È corretto dire che ho fatto denuncia, aspettiamo e poi le saprò dire”, ha aggiunto.