Il 2023 è ormai alla fine ed è tempo di tirare le somme. È quanto emerge dal sondaggio Quorum/YouTrend che ha chiesto agli italiani un bilancio dell’anno. Due su tre hanno risposto che è negativo, vediamo perché.
L’anno che sta finendo, ossia il 2023, a livello globale per molti italiani è stato negativo. Non va meglio nemmeno rispetto alle aspettative dell’Italia sul 2024, dove le persone intervistate hanno espresso visioni pessimistiche per il Paese. Spostandoci su un punto di vista personale, invece, il bilancio della maggior parte degli intervistati è stato positivo. Tra gli avvenimenti che maggiormente hanno colpito gli italiani, senza dubbio c’è la guerra israelo-palestinese, appena dopo i femminicidi dell’anno. Per quanto riguarda le intenzioni di voto, cresce il Pd e cala il M5s. La maggioranza resta stabile anche se è lievemente in calo la fiducia sul governo.
Il 2023 visto dagli italiani
Per quasi due italiani su tre, il 2023 è stato un anno negativo per l’Italia, 61%, un 31% degli intervistati lo, invece, lo definisce positivo. I dati emergono dall’ultimo sondaggio di Quorum/YouTrend per Sky TG24. Per quanto riguarda gli elettori, giudicano negativamente l’anno per il Paese gli elettori dell’opposizione, con un 84% di elettori Pd e con il 78% di quelli del M5s. Per gli elettori di altri partiti, il 37% di centrodestra e il 35% di FdI, giudicano il 2023 positivo al 60%.
Le notizie che hanno maggiormente colpito gli italiani
Le notizie che hanno maggiormente colpito gli italiani nel 2023 sono: in primis il conflitto israelo-palestinese, con il 20% di chi ha risposto, si passa poi al femminicidio di Giulia Cecchettin e altre donne, e a seguire le guerre in generale, poi la guerra Russia-Ucraina, l’inflazione e la crisi economica. Le percentuali si abbassano riguardo l’operato del governo, i disastri naturali e la crisi climatica e la scomparsa di Silvio Berlusconi. Tuttavia, il dato più rilevante è che un italiano su tre non è stato in grado di rispondere alla domanda.
I fatti pubblici più importanti del 2023
A questa domanda, ossia quale è stato il fatto pubblico più importante del 2023, la maggior parte delle risposte ha riguardato il conflitto tra Israele e Hamas, poi a seguire i femminicidi. Più della metà degli intervistati non è riuscito a dare una risposta.
Gli eventi più salienti del 2023
Per quanto riguarda gli eventi pubblici più importanti dell’anno, al primo posto c’è sempre lo scoppio del conflitto israelo-palestinese, ritenuto quello più importante dell’anno dal 36% degli intervistati. Un 16% ha risposto il conflitto tra Russia e Ucraina e un 13% ha detto l’alluvione in Emilia-Romagna. L’omicidio di Giulia Cecchettin è tra gli eventi più salienti sempre per un 13% dei rispondenti. Le percentuali si abbassano con altri eventi, come l’arresto di Matteo Messina Denaro, la strage di Cutro dei migranti, la vittoria della nazionale tennis e la Coppa Davis.
Il personaggio più influente dell’anno
Per quanto riguarda questa domanda, più della metà degli intervistati non ha saputo rispondere, non sapendo chi indicare come personaggio più influente per gli italiani nel 2023. Tra i nomi più citati c’è quello di Giorgia Meloni, con un 30% di chi ha risposto. A seguire Sergio Mattarella, Papa Francesco e tra quelli non istituzionali Jannik Sinner.
Il 2024 secondo gli italiani
Per un 28% di italiani, il 2024 sarà un anno migliore rispetto al precedente, per un italiano su tre, il 33%, il 2024 non sarà diverso dal 2023 e per il 31% degli intervistati, invece, il 2024 sarà un anno peggiore. Tra questi che hanno risposto in maniera negativa, il 47% teme l’arrivo di una crisi economica forte.
Gli elettori di centrodestra sono i più ottimisti
L’elettorato di centrodestra è più ottimista e anche per quanto riguarda il 2024 la nota è positiva.
I rispondenti appartenenti a FdI e ad altri partiti di maggioranza sono molto ottimisti, circa 1 su 2 afferma che il 2024 sarà migliore del 2023. I rispondenti che appartengono ai partiti di opposizione, invece, rispondono che il 2024 sarà peggiore, con quasi il 50% che risponde così.
Tra le preoccupazioni degli italiani anche la crisi economica
La più grande paura degli italiani intervistati riguarda la crisi economica che potrebbe investire il 2024 (34%), a seguire il deteriorarsi della situazione internazionale (16%), un 15% teme il peggioramento del clima e un 15% ha paura che la violenza sulle donne aumenti nella società. I più preoccupati per una possibile recessione economica sono gli elettori M5s (52%) e quelli di altri partiti di centrodestra (33%).
Gli elettori del Pd e FdI sono invece più ottimisti a riguardo 29% i primi e 27% i secondi. Ciò che invece preoccupa maggiormente i votanti Pd è il peggioramento del cambiamento climatico (25%), meno preoccupati invece gli elettori del M5s e ancora meno chi sostiene la maggioranza (10% e 16%).
E dal punto di vista personale?
Sul personale i bilanci degli italiani sono positivi, con un 61% che afferma che il 2023 sia andato bene, contro un 32& che giudica l’anno in modo negativo.
I momenti preferiti del 2023
Per il 36% degli intervistati il momento 2023 preferito riguarda un evento familiare o personale, un 29%, invece, indica un viaggio o una vacanza. Solamente un 13% indica un evento pubblico, culturale o sportivo.
Come andrà il 2024?
Il 55% pensa che il 2024 andrà meglio del 2023, mentre un 21% dice il contrario. Dato rilevante è che 1 italiano su 4 non si è espresso in merito.
I giovani sono i più ottimisti
Il 64% di chi ha tra i 18 e i 34 anni pensa che il suo 2024 sarà migliore dell’anno precedente, mentre il 49% tra i 35-54 anni e il 56% tra i 55 anni e più pensano il contrario.
I buoni propositi per il 2024
Sui buoni propositi che riguardano il nuovo anno, un italiano su tre risponde il miglioramento della salute o forma fisica, al secondo posto con il 20% il miglioramento della propria situazione economica e il 14% indica invece il miglioramento della propria situazione familiare o di cuore.
Gli obiettivi personali secondo le fasce d’età
Le risposte sugli obiettivi futuri cambiano al variare dell’età degli intervistati. I giovani sperano in un miglioramento lavorativo (27% fascia tra i 18-34 anni), a seguire la realizzazione di un progetto particolare, con il 18%. Nella fascia tra i 35 e 54 anni prevale il miglioramento economico (27%), a seguire la salute (21%) indicata soprattutto da un over 55 su due, la fascia dei più anziani.
Le intenzioni di voto
Dall’ultimo sondaggio del 6 marzo, si registra un calo dello 0,2% nel centrodestra FdI che comunque si mantiene sul 28,5%. Crescono FI al 5,9%, con +0,2% rispetto al precedente e cresce la Lega al 10% con +1,3%.
Cresce anche il Pd che registra +1,7% e cala il M5s, -2,2%. Il primo partito è al 19,6% mentre il secondo al 13,4%. Lieve calo anche nel Terzo Polo che dal 7,2% scende al 6,9%. Azione è al 4,0%, Italia Viva al 2,9%.
Il giudizio sul Governo
Come giudicano gli italiani l’operato del Governo: +9% sul lavoro del Governo, al momento con un gradimento del 54%, calano i giudizi positivi che sono al 38% registrando un calo di -6%.
La fiducia degli italiani nei leader di partito
Cala la fiducia in Elly Schlein rispetto al 6 marzo 2023, registrando un -5% ma aumenta la notorietà della segretaria Pd, solo un 10% dichiara di non sapere chi sia. Scende anche la fiducia in Giorgia Meloni, registrando un -7%, così come cala quella in Matteo Salvini, -2% e in Giuseppe Conte, -4%. Stabili Calenda e Renzi, rispettivamente al 19& il primo e al 14% il secondo.