Cartelle rottamate, ecco tutto quello che c’è da sapere sullo sgravio: come funziona, come fare domanda e la scadenza da rispettare…
Come funziona lo sgravio per le cartelle rottamate? Sono circa 4231 i contribuenti che hanno richiesto la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia per pagare i conti arretrati.
Cartelle rottamate
Dal 1 luglio Equitalia è stato sostituito dal nuovo servizio web Agenzia delle Entrate – Riscossione con cui è possibile pagare le somme dovute comunicate dopo la richiesta di domanda di rottamazione. Per conoscere l’importo da pagare è possibile collegarsi al nuovo sito internet e richiedere una copia comunicazione delle somme dovute. Una volta fatta la richiesta dovrete inserire il vostro codice fiscale e allegare i documenti necessari e un indirizzo mail dove ricevere la documentazione. All’interno della comunicazione ci saranno una serie di informazioni relativi:
- accoglimento o rigetto dell’adesione;
- eventuali carichi di debiti da pagare;
- la cifra da pagare;
- data di scadenza per effettuare il pagamento.
Non solo, la documentazione sarà accompagnata da un bollettino di pagamento a seconda della modalità prescelta in fase di compilazione sul sito.
Come funziona
Una volta pagato l’importo dovuto all’Agenzia delle Entrate – Riscossione verrano revocati tutti i precedenti piani di rateizzazione con riferimento a cartelle o avvisi di Definizione agevolata. Non solo, è possibile anche richiedere la sospensione in caso di fermo amministrativo sul bene mobile registrato a condizione che il debito sia presenza nella definizione agevolata. Cosa succede in caso di mancato pagamento dell’importo? L’Agenzia delle Entrate–Riscossione ha precisato le conseguenze:
- riprendere le procedure di riscossione;
- non sarà possibile usufruire di rateizzazione fatta eccezione per le cartelle/avvisi notificati entro 60 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione;
- è possibile riprendere i pagamenti delle rateizzazioni in corso facendo riferimento alla data di presentazione delle domanda e in presenza di regolari precedenti pagamenti. Spetterà all’’Agenzia delle entrate-Riscossione comunicare gli importi dovuti e le scadenza da rispettare per il pagamento dei debiti dovuti.
Il Fisco ha stabilito la scadenza per il pagamento delle prime cartelle rettamente entro il 31 luglio.