Novavax arriva in Italia: come funziona e quali sono gli eventi avversi

Novavax arriva in Italia: come funziona e quali sono gli eventi avversi

Via libera da parte dell’Ema al nuovo vaccino contro il Covid: come funziona Novavax e come viene somministrato.

L’Ema ha dato il via libera a Novavax, il nuovo vaccino contro il Covid. Si tratta di un vaccino differente rispetto a quelli attualmente in uso. E andiamo a scoprire quelle che sono le caratteristiche di questo nuovo vaccino e come funziona Novavax, la nuova arma contro il virus.

Come funziona Novavax, il nuovo vaccino contro il Covid

Novavax stimola il sistema immunitario che identifica la proteina che si trova nel vaccino. Il sistema immunitario riconosce la minaccia e si attiva producendo anticorpi e cellule T per neutralizzarla. Se il soggetto vaccinato con Novavax dovesse incontrare il virus, il sistema immunitario riconosce la proteina Spike del nuovo coronavirus e l’attacca. In questo modo la proteina non può penetrare nelle cellule. Le cellule infette inoltre vengono distrutte. E così si evita la diffusione.

Gli eventi avversi

Per quanto riguarda gli eventi avversi, quelli segnalati nel corso della sperimentazione sono i soliti:

mal di testa
dolore in sede di iniezione
febbre

Si tratta di sintomi che possono comparire nelle ore successive alla vaccinazione e che solitamente si esauriscono in poche ore. Al momento non si hanno notizie di eventi avversi gravi, ma si attende l’inizio della somministrazione su vasta scala per fare il punto della situazione.

Vaccino coronavirus

Le modalità di somministrazione del vaccino

Per quanto riguarda le modalità di somministrazione non ci sono differenze rispetto agli altri vaccini. Si procede con una doppia somministrazione nella parte superiore nel braccio. Le due somministrazioni avvengono a tre settimane di distanza l’una dall’altra.

L’efficacia contro la variante Omicron

Al momento dell’approvazione da parte dell’Ema non sono a disposizione dati sull’efficacia del vaccino proteico contro la variante Omicron del Covid, che preoccupa e non poco per la sua rapidità di diffusione.