Come risparmiare sul passaggio di proprietà dell’auto: optare per il fai da te ed evitare gli intermediari è la soluzione migliore. Evitare opzioni ‘creative’ e poco trasparenti che potrebbero causare problemi.
Il passaggio di proprietà è l’atto formale mediante il quale si trasferisce la proprietà di un autoveicolo da un soggetto all’altro. Si tratta di una procedura necessaria per formalizzare la vendita di un’auto usata tra privati. Esistono vari modi per evadere questa formalità, che molto spesso presenta dei costi piuttosto elevati che possono essere contenuti operando in prima persona anziché affidandosi ad un servizio di intermediazione. Vediamo di seguito come risparmiare sul passaggio di proprietà dell’auto.
Il costo passaggio di proprietà auto
Anzitutto, è il caso di capire – in breve – quali siano le spese da sostenere per effettuare un passaggio di proprietà, secondo quanto disposto dalla normativa in vigore. Come riportato dal sito ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, le somme dovute per il completamento del passaggio di proprietà sono le seguenti:
- I.P.T. (Imposta provinciale di trascrizione): si tratta di una tassa, riscossa a livello provinciale, dovuta per l’espletamento delle pratiche presentate al Pubblico Registro Automobilistico. Varia in base alla Provincia che la esige ed al tipo di veicolo; l’imposta ammonta a 150.81 euro (oltre ad eventuali maggiorazioni stabilite dal Ministero delle Finanze) per i veicoli la cui potenza è inferiore o pari a 53 kW;
- Emolumenti ACI pari a 27.00 euro;
- Imposta di bollo per registrazione al PRA: ammonta a 32.00 euro (se si utilizza il Certificato di Proprietà come nota di presentazione) oppure a 48.00 euro, se si adopera il modulo NP3C;
- Diritti DT pari a 10.20 euro (cui aggiungere i costi per i versamenti postali);
- Imposta di bollo per aggiornare la Carta di Circolazione: 16.00 euro.
Per tanto, prendendo in considerazione l’ipotesi più semplice, ovvero quella di un veicolo con potenza inferiore ai 53 kW e corredato di Certificato di proprietà, il costo minimo per effettuare il passaggio di proprietà è di 236.01 euro. In aggiunta, il compratore dovrà procurarsi un firma autenticata del soggetto venditore, acquistando una marca da bollo da 16.00 euro e portando il computo complessivo delle spese a 252.01 euro.
L’autentica sulla firma del venditore è necessaria nel momento in cui l’acquirente produce tutti i documenti per passaggio di proprietà auto, ovvero: Certificato di Proprietà (in forma cartacea o digitale), atto di vendita (sotto forma di dichiarazione unilaterale, atto di vendita in bollo in forma bilaterale, atto pubblico), nota di presentazione (sul retro del CdP cartaceo o tramite il modulo NP3C), carta di circolazione, modulo TT2119 – con la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione – e fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità del compratore.
Come risparmiare sul passaggio di proprietà auto
Da quanto visto sin qui, il passaggio di proprietà è un procedimento che richiede molti documenti. Capita spesso che, per portare avanti la transizione nella maniera migliore possibile, e senza farsi carico delle incombenze burocratiche, il compratore si rivolga a figure specializzate.
Nello specifico, chi compra un’auto usata può ‘delegare’ le varie pratiche allo Sportello Telematico dell’Automobilista, rivolgersi ad una delegazione dell’ACI oppure affidare l’incarico ad un’agenzia di consulenza automobilistica (le cosiddette ‘agenzie pratiche auto’). In casi del genere, le spese ‘base’ lievitano, in quanto comprendono anche i costi (quantificabili in circa 100 euro) dell’operato dell’intermediario cui ci si è rivolti.
Si può facilmente intuire che, per risparmiare sul passaggio di proprietà dell’auto, una delle possibili soluzioni è quella di evitare di rivolgersi agli intermediari e farsi carico della pratica in prima persona. Si tratta sostanzialmente dell’unica soluzione legalmente percorribile, dal momento che tutti gli altri costi sono obbligatori per legge. Ad ogni modo, è bene diffidare da chi propone soluzioni ‘alternative’ poco trasparenti che potrebbero non essere legali.
Come non pagare il passaggio di proprietà
Se la transizione avviene tra due privati, senza intermediari, il compratore dovrà farsi carico delle spese per il trasferimento di proprietà. In un contesto del genere, le parti possono anche accordarsi più o meno liberamente; fermo restando che il passaggio spetta all’acquirente, questi – una volta quantificato l’esatto ammontare della cifra – può accordarsi per uno sconto sulla vendita dell’auto (o della moto) tale da ‘assorbire’ le spese di passaggio all’interno della somma pattuita per l’acquisto del mezzo.
In alternativa, c’è un’altra strada per non pagare il passaggio di proprietà. Si tratta, molto semplicemente, di acquistare un’auto usata da un concessionario o da un rivenditore che offra questo genere di servizio. Vi sono, infatti, alcune società attive nel settore che acquistano, previa valutazione, un’auto di seconda mano e si fanno carico delle pratiche e delle spese necessarie a completare il passaggio di proprietà, senza che questi gravi né sul venditore né sull’acquirente.
Ad ogni modo, è bene sottolineare come il trasferimento della proprietà di un auto o di un motoveicolo sia un atto necessario per completare in maniera corretta una compravendita. Qualora l’acquirente non adempia completamente a tutti gli obblighi previsti, può incorrere in sanzioni piuttosto severe. In secondo luogo, a scanso di equivoci, va evidenziato il fatto che non esista un modo per non pagare del tutto il passaggio; chi compra o chi vende può non affrontare la spesa in prima persona, ma senza l’atto in sé (e i dovuti pagamenti), il mezzo resta di proprietà del venditore e la transizione non si concretizza.
Cosa fare dopo il passaggio di proprietà
Dopo aver prodotto e consegnato tutta la documentazione, l’acquirente deve completare il trasferimento della proprietà del mezzo entro 60 giorni dall’autentica della firma del venditore. Se ciò non accade, il venditore resta proprietario dell’auto o della moto e ne è responsabile da tutti i punti di vista (assicurazione, bollo ed eventuali infrazioni al Codice della Strada). Quindi è nel suo interesse effettuare una verifica, alla scadenza del termine dei 60 giorni; per fare ciò basta inoltrare una richiesta specifica presso un ufficio locale del PRA o richiedere una visura online tramite l’apposita sezione del sito ufficiale dell’ACI. L’obiettivo della verifica è quello di accertare che il passaggio di proprietà sia stato trascritto nel Pubblico Registro Automobilistico; l’acquirente inadempiente può essere multato con una sanzione il cui ammontare va da 705 a 3.526 euro.
Fonte immagine: https://twitter.com/Federauto_IT
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