Un programma di cyber awareness forte permette di gestire meglio le minacce informatiche in azienda: come agire.
L’introduzione di programmi di sensibilizzazione alla sicurezza informatica o cyber awareness in inglese, si fa strada, sempre di più, nell’agenda delle organizzazioni mondiali. Il Cost of Data Breach Report 2023, pubblicato da IBM, svela che oltre la metà delle aziende, precisamente il 51%, è orientata verso un incremento degli investimenti nel settore della sicurezza.
Nell’era digitale attuale, la resilienza di un’organizzazione si misura attraverso l’efficacia dei suoi programmi di formazione sulla sicurezza informatica. Lo stesso studio di IBM sottolinea come il costo medio a livello mondiale per una violazione dei dati raggiunga la cifra allarmante di 4,35 milioni di dollari.
Investire in un buon programma di sensibilizzazione alla sicurezza è, dunque, la strategia difensiva più affidabile contro le minacce informatiche: in questo modo, all’interno dell’azienda, si viene a costruire quella che è la consapevolezza in merito ad eventuali attacchi cyber esterni.
L’importanza di un programma di cyber awareness sulla sicurezza in azienda
Il fulcro di ogni programma di sensibilizzazione alla sicurezza informatica di successo risiede nella precisa comprensione del contesto che riguarda le minacce. È essenziale aggiornarsi sulle ultime dinamiche e sui rischi, nonché sulle sfide settoriali che potrebbero influenzare l’organizzazione nel corso del tempo.
La leadership gioca un ruolo chiave nella definizione della cultura aziendale. È fondamenta, infatti, promuovere l’impegno dei leader nelle iniziative di sensibilizzazione alla sicurezza. La partecipazione e la priorità date dai dirigenti ai programmi di formazione trasmettono un segnale potente sull’importanza attribuita alla sicurezza informatica all’interno dell’ente.
Garantire il sostegno dei dirigenti è vitale per l’efficacia del programma di sensibilizzazione. È importante presentare argomentazioni convincenti che facciano eco ai dirigenti, evitando terminologie eccessivamente tecniche.
Bisogna, poi, illustrare le conseguenze potenziali, come il rischio che un utente con privilegi da amministratore cada vittima di un attacco ransomware.
Maggiore coinvolgimento degli stakeholder nella sicurezza informatica in ottica di cyber awareness
È fondamentale personalizzare le strategie di sensibilizzazione alla sicurezza informatica per rispondere correttamente alle esigenze dei vari gruppi all’interno di un’organizzazione.
La definizione di percorsi formativi su misura, che tengano conto dei diversi ruoli e delle responsabilità uniche di ciascun dipartimento, è fondamentale per massimizzare l’impatto e l’efficacia dell’educazione alla sicurezza.
Prendiamo in considerazione, per esempio, il team di marketing. Questo gruppo potrebbe trarre grande beneficio da sessioni formative focalizzate sulla gestione sicura delle piattaforme social, sull’identificazione dei pericoli legati al download di materiali da fonti esterne e sull’importanza di tutelare le informazioni sensibili dei clienti, in linea con le disposizioni del GDPR.
Allo stesso modo, il dipartimento finanziario, che gestisce quotidianamente dati e transazioni di natura particolarmente delicata, necessita di un approccio formativo orientato alla prevenzione degli attacchi di phishing, alla sicura manipolazione delle informazioni finanziarie e alla consapevolezza dei rischi associati alle frodi.
Tale approccio personalizzato non solo aumenta la pertinenza del contenuto formativo per ciascun gruppo, ma stimola anche un maggiore coinvolgimento e una più profonda comprensione delle pratiche di sicurezza, fondamentali per la salvaguardia dell’integrità aziendale.
Ottimizzare l’apprendimento tramite una formazione differenziata
Il successo della formazione sulla sicurezza informatica si amplifica quando si adotta un approccio eclettico, capace di intercettare le diverse inclinazioni e modalità di apprendimento dei partecipanti. L’impiego di un ventaglio variegato di strumenti e canali formativi aumenta, infatti, le possibilità di coinvolgere l’intera platea degli stakeholder.
Bisogna, dunque, integrare diverse soluzioni formative, quali:
- Workshop interattivi e dimostrazioni pratiche, per esperienze di apprendimento dinamiche e coinvolgenti;
- Percorsi formativi interattivi, che stimolano l’engagement attraverso elementi di gioco e competizione;
- Simulazioni di attacchi phishing, per allenare il riconoscimento di minacce in contesti controllati;
- Canali dedicati su piattaforme di collaborazione come Microsoft Teams, per facilitare lo scambio di informazioni e best practice in tempo reale;
- Incontri formativi “Lunch & Learn”, che combinano momenti conviviali e di apprendimento, per un’educazione informale ma che funziona;
- Pannelli informativi posizionati in aree strategiche dell’ufficio, come zone break e cucine, in modo da rendere più visibili i messaggi.
Inoltre, è bene redigere le linee guida sulla sicurezza informatica, in modo chiaro ed accessibile, per garantire che le informazioni più importanti siano facilmente consultabili da tutti i dipendenti.
Introducendo, dunque, tutti questi strumenti, in maniera bilanciata, si favorisce non solo l’assimilazione delle normative di sicurezza ma anche la creazione di una cultura aziendale profondamente radicata nella consapevolezza e nella prevenzione dei rischi informatici.
Valutazione e ottimizzazione continua del programma di formazione sulla cyber awareness
La reale efficacia di un programma di formazione sulla sicurezza informatica trascende la semplice attuazione; essa si radica, infatti, profondamente nella capacità di sottoporre il programma a un’incessante valutazione e a un continuo affinamento.
Affinché l’iniziativa di sensibilizzazione alla sicurezza trascenda la natura di un’operazione una tantum e si trasformi in un vero e proprio processo dinamico e di rilevante impatto, è molto importante adottare un metodo utile per la misurazione del suo successo.
Tra i metodi da tenere in considerazione, ci sono gli Indicatori Chiave di Prestazione (KPI) coerenti con gli obiettivi di sicurezza prefissati, l’incidenza di partecipazione dei dipendenti ai moduli formativi, una diminuzione nel numero di risposte ai tentativi di phishing, o un incremento nel rilevamento e nella segnalazione di comportamenti potenzialmente pericolosi. Questi indicatori fungeranno da barometro per la valutazione dell’impatto delle iniziative e guideranno le necessarie azioni correttive per intensificare l’efficacia del programma nel tempo.
Elaborare una strategia di gestione degli incidenti
Un elemento fondamentale, in tale contesto che riguarda, nei fatti, ogni strategia di sensibilizzazione alla sicurezza informatica è l’elaborazione di un buon piano di gestione degli incidenti.
Tale piano, nei fatti, funge da colonna portante utile a garantire reazioni tempestive, coordinate e che funzionano, nel corso del tempo, che permettano di gestire ed annientare eventuali violazioni della sicurezza.
Agendo come un manuale operativo, il piano guida il team attraverso diverse fasi, quali quelle di identificazione, contenimento, eliminazione, ripristino e analisi retrospettiva degli incidenti di sicurezza, minimizzando – in questo modo – gli eventuali danni e le possibili interruzioni delle operazioni aziendali.
Una forte consapevolezza riguardo la sicurezza informatica si rivela, dunque, di fondamentale importanza, non solo per prevenire gli incidenti, ma anche per gestirli con prontezza e efficacia quando si verificano.