Le strategie della Juventus per acquisire Francisco Conceicao dal Porto: clausole, contropartite tecniche e piano di Comolli.
Il mercato estivo bianconero è pronto a vivere un altro capitolo decisivo, e al centro c’è ancora una volta Francisco Conceicao. Dopo un prestito iniziale che ha convinto la dirigenza e lo staff tecnico, guidato da Igor Tudor, la Juventus non vuole arrendersi. Vediamo passo dopo passo come la società sta cercando di trasformare l’affare in un colpo definitivo.

La situazione attuale e la clausola in scadenza
In questo momento, la Juventus mantiene vivi i contatti sia con l’entourage di Conceicao — rappresentato dal super-agente Jorge Mendes — sia con il Porto stesso. La chiave di volta è la clausola: attualmente fissata a 30 milioni di euro, rischia di salire a 45 milioni intorno alla metà di luglio, rendendo il trasferimento molto più complesso. La Juventus ha ben chiaro che il tempo sta scorrendo: serve agire prima dell’incremento del prezzo, altrimenti l’operazione rischia di diventare proibitiva.
Le proposte tattiche: contropartite, pagamenti e formule creative
A Torino, Damien Comolli, braccio destro del club per il mercato, sta esplorando ogni opzione possibile. Una delle ipotesi più concrete prevede l’inserimento nel pacchetto di una contropartita tecnica, come il portoghese Tiago Djalò. Tuttavia, il Porto ha già manifestato la propria riluttanza, memore delle scarse prestazioni del difensore durante il prestito dello scorso anno. Altri giocatori non stuzzicano la società portoghese.
Parallelamente, la Juventus ha proposto piani di pagamento dilazionato o sconti legati a obiettivi sportivi e la creazione di una formula “prestito con obbligo”, capace di rendere meno oneroso l’investimento iniziale. Per ora, però, il club lusitano resta inflessibile, mantenendosi fermo sulla cifra.
La decisione di Tudor di puntare su Conceicao va ben oltre un semplice innesto tattico: si tratta di un elemento con doti uniche in Italia, capace di cambiare il volto delle partite anche partendo dalla panchina. Un esempio lampante è il suo assist coronato da fallo per rigore contro il Venezia, decisivo per ottenere il quarto posto in campionato.
A tutto ciò si aggiunge un altro fattore determinante: l’età. A soli 22 anni, Conceicao presenta ancora ampi margini di crescita, elemento che lo rende non solo un talento immediato ma anche un investimento a lungo termine. Inoltre, la volontà del giocatore di restare a Torino gioca a favore, visto che “Chico” ha espresso più volte il desiderio di continuare l’avventura in bianconero.
La Juventus non molla: continuerà a spingere su tutte le leve possibili, dalle contropartite alle formule alternative, fino a quando il tempo e le dinamiche di mercato lo consentiranno. In ballo c’è un progetto a lungo termine, fatto di giovani talento e prospettive europee. E Conceicao, senza dubbio, è una pedina chiave in questo mosaico.