Perché il Papa (di solito) non porta la barba: ecco la storia, le eccezioni e cosa potrebbe cambiare nel Conclave 2025.
Sapevate che esisteva anche una fumata gialla? Oggi è scomparsa, così come è scomparsa quasi del tutto la barba dal volto del Papa. Se pensare a un pontefice non rasato sembra oggi quasi impossibile, è perché la rasatura è diventata nei secoli un vero “codice” visivo. La barba, diffusa tra patriarchi orientali e monaci, è rimasta ai margini della scena pontificia. Ma non è sempre stato così.

I casi di papi con la barba: la storia e il motivo della rasatura
Nella lunga storia della Chiesa, come riportato da Leggo, i papi barbuti si contano sulle dita di una mano. Non si tratta di una questione estetica o di moda, bensì di scelte precise. La Chiesa latina ha sempre visto nella rasatura un simbolo di disciplina, decoro e separazione dal mondo orientale, dove invece la barba è consuetudine tra i religiosi. Per questo motivo, la figura del Papa si è consolidata nei secoli con un volto rasato, austero e controllato.
Le eccezioni documentate sono principalmente due: Papa Giulio II, eletto nel 1503, e Papa Clemente VII, dopo il Sacco di Roma del 1527. Giulio II lasciò crescere la barba in segno di penitenza durante una campagna militare e non la tagliò più.
Nei celebri ritratti di Raffaello appare infatti con una barba bianca ben curata, un dettaglio insolito per l’epoca. Clemente VII, invece, adottò la barba dopo la tragica invasione di Roma da parte delle truppe imperiali, come gesto di lutto e espiazione.
Un altro caso degno di nota, seppur più contenuto, è quello di Innocenzo XII, eletto nel 1691. Non portava una barba piena, ma un pizzetto elegante in linea con la moda tardo barocca. Alcuni papi dell’Ottocento sono stati raffigurati con baffi o pizzetti giovanili, ma da pontefici mantennero sempre l’aspetto rasato.
La rivoluzione nel Conclave del 2025
Se da secoli la barba è assente dal volto dei papi, non si può dire lo stesso per i ranghi inferiori del clero. Tra i religiosi, soprattutto missionari, seminaristi e preti di strada, la barba è diventata un tratto distintivo, simbolo di autenticità e spiritualità meno formale. E qualcosa si muove anche tra i cardinali.
Nel conclave chiamato a eleggere il successore di Papa Francesco, sono diversi i cardinali con la barba. Tra loro, spunta il nome di uno dei più quotati, Pierbattista Pizzaballa. Ciò segna un cambiamento nei codici visivi della Chiesa.