Il 25 luglio 2000, poco dopo il decollo, il Concorde diretto da Parigi a New York precipita al suolo. Nessun superstite.
Il 25 luglio 2000, poco prima delle tre del pomeriggio, il Concorde subisce un gravissimo incidente. Un evento tragico che segnerà in buona parte la fine dell’era degli aerei supersonici.
Il disastro del Concorde
Sono le 14.44 locali quando il Concorde F-BTSC del volo Air France 4590, diretto da Parigi a New York, precipita poco dopo il decollo, andandosi a schiantare contro l’albergo Hotelissimo, a Gonesse, a sud-ovest dell’aeroporto Le Bourget di Parigi. Tutti i 100 passeggeri, i nove membri dell’equipaggio (3 piloti e 6 assistenti di volo) e quattro persone che erano a terra muoiono all’istante. La maggior parte dei passeggeri era una comitiva di tedeschi che si dirigeva a New York per partecipare a una crociera.
L’inchiesta: tragedia fatale
L’inchiesta portò alla luce che un aereo statunitense, un DC-10 della Continental Airlines, abbia perso pezzi metallici sulla pista. E così, il Concorde, dopo aver raggiunto la velocità di decollo, ha subito uno squarcio alla ruota numero 2, provocando l’incendio del serbatoio. L’oggetto venne identificato in una striscia di metallo proveniente da un inversore di spinta del motore 3 del DC-10 che era decollato pochi minuti prima. Questo componente fu installato in violazione alle regole del costruttore.
La fine di un’era…
L’incidente del 25 luglio 2000 segnò la fine di un’era. Il Concorde non volerà più. Oltre alla tragedia, influirono anche gli elevati costi di manutenzione e di rifornimento. A ogni modo, il Concorde è stato statisticamente il vettore da trasporto passeggeri più sicuro nel mondo, calcolando il numero di morti per la distanza percorsa.