Al via il 22 ottobre 2020 la prova scritta del concorso straordinario per la scuola. Come si svolgerà e quali sono le norme anti-coronavirus.
È inizita alle 8.00 del 22 ottobre il concorso straordinario per i 32.000 posti a disposizione nella scuola. Come riferito dall’ANSA, nel primo giorno si sono ritrovati per la prima prova 1.645 prof, ovviamente divisi in 171 aule su tutto il territorio nazionale. Le prove si concluderanno il prossimo 16 novembre.
Ovviamente sono rispettate le norme anti-coronavirus. Accesso alla prova interdetto ai candidati con una temperatura superiore ai 37.5 gradi al momento della misurazione (che avverrà all’ingresso della struttura) e i professori in quarantena.
Il 22 ottobre il concorso straordinario per la scuola
Si tratta del concorso straordinario per la scuola che mette in palio 32.000 posti. Come riferito dal quotidiano, la data è stata ufficializzata con la trascrizione in Gazzetta Ufficiale nella giornata del 29 settembre.
Come si svolge la prova
La prova dura 150 minuti, si svolge con sistema informatizzato e si supera con un punteggio minimo di 7/10. La prova è ovviamente differenziata in base alla classe di concorso e alla tipologia di posto per il quale si concorre.
Le misure anti-Coronavirus
Ovviamente e inevitabilmente, nelle aule che ospiteranno la prova scritta del concorso saranno osservate le norme anti-Covid attualmente in vigore. Sarà obbligatorio indossare la mascherina, le postazioni saranno a un metro di distanza l’una dall’altra e ai candidati sarà misurata la temperatura corporea all’ingresso della struttura. Non potranno partecipare alla prova l persone con temperatura superiore ai 375 gradi e i professori in quarantena per il coronavirus, per i quali non sarebbe prevista alcuna alternativa.
Pd, ‘Rinviarlo a Natale’. La polemica sul concorso
Il Partito democratico aveva fatto sapere di non condividere la scelta della data e ha invitato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a prendere in considerazione uno slittamento a Natale.
“Farlo ora significa stressare le scuole, che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. Avremmo preferito farlo a ridosso delle vacanze di Natale. Fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ogni ripensamento è possibile, la decisione spetta al ministero dell’Istruzione“, aveva dichiarato Camilla Sgambato, responsabile scuola del Pd.