Altri tre manifestanti sono stati condannati dal regime in Iran, con l’accusa di aver sparato e ucciso tre membri delle forze di sicurezza.
In Iran le manifestazioni nei confronti del regime continuano senza sosta dall’uccisione della giovane Mahsa Amini. Da settembre, mese in cui la giovane iraniana è stata uccisa dal governo, tantissime persone sono state giustiziate per essere scese nelle piazze a protestare.
La condanna di altri tre manifestanti
È sorta la notizia della morte di altre tre persone, condannate dal regime dell’Islam con l’accusa di aver ucciso dei membri appartenenti alle forze di sicurezza ad Isfahan durante le proteste. I tre giustiziati sono Saleh Mirhashemi Baltaghi, Majid Kazemi Sheikhshabani e Saeed Yaghoubi Kordsofla.
Tutti e tre sono stati accusati di “attacco terroristico armato”, nonché di avere sparato e ucciso tre membri delle forze di sicurezza. Le tre persone sono state tutte condannate alla pena capitale per “Muharebeh“, che tradotto significa inimicizia contro Dio. L’accusa sarebbe inoltre quella di aver “minato la sicurezza del Paese” mediante l’impiego di armi e guidando un gruppo criminale.
L’impiccagione dei due condannati
Soltanto ieri è sorta la notizia secondo cui altri due uomini sono stati giustiziati dal regime. L’autorità giudiziaria del Paese ha riferito i due decessi in questione. Stando a quanto riferito dalla magistratura iraniana, i due condannati sono Mohammad Mahdi Karami, 22 anni, e Seyyed Mohammad Hosseini, 39 anni.
L’agenzia di stampa locale Mizan Online, ha riferito che “I principali autori del crimine che ha portato al martirio di Rouhollah Ajamian, sono stati impiccati“. Secondo quanto appreso, i due facevano parte di un gruppo di 16 persone, tutte arrestate per l’uccisione del paramilitare Ajamian.
Di questo gruppo di persone, cinque sono state condannate a morte. Per altri 11 è stata decisa la pena definitiva di 25 anni di reclusione. Tra le 11 persone, ci sarebbero anche diversi minori. Il gruppo aveva preso parte a una cerimonia dedicata al 40esimo giorno dall’uccisione di Hadis Najafir. La giovane è stata uccisa quasi due mesi fa dalla polizia religiosa, durante le manifestazioni per la morte di Mahsa Amini.