Verso il via libera al prestito garantito a Fca. Le condizioni poste al colosso del mondo dell’auto per tutelare il panorama lavorativo italiano.
Si va verso il via libera definito al prestito garantito a Fca, che ha chiesto un finanziamento da sei miliardi di euro circa con una garanzia dell’ottanta per cento di Sace.
Si tratta di un’operazione che aveva fatto discutere ma che a molti sembra necessari per tutelare l’occupazione in Italia garantita dal colosso dell’auto.
Prestito garantito a FCA, polemiche e vantaggi
La richiesta aveva fatto discutere per due motivi. Il primo, la sede legale di Fca all’estero. Il secondo, con la prossima fusione con Psa il colosso italo-americano di fatto prenderà una nuova forma.
Ma il governo non può ignorare un fattore chiave nella vicenda. Fca rappresenta una delle principali realtà italiane, e in caso di crollo ci sarebbero inevitabilmente effetti sull’occupazione in Italia. E alla luce delle condizioni del mondo dell’auto, in piena crisi, la tenuta di Fca è fortemente in dubbio. Quindi ben venga il finanziamento. Ma a determinate condizioni.
Le condizioni per il via libera definitivo
Le condizioni per il prestito sono quelle note. FCA deve investire in Italia, deve evitare delocalizzazioni e deve garantire piena occupazione fino al prossimo 2023. Le condizioni dovrebbero essere messe nero su bianco per evitare scivoloni.
È evidente che lo scopo del governo sia quello di tutelare il panorama italiano di FCA, e per farlo è disposto ad aprire al prestito garantito, unica soluzione per ammortizzare le perdite legate al coronavirus, che ha messo in ginocchio il settore dell’auto.