Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Inter e Sampdoria. Il tecnico dei nerazzurri sul coronavirus: “Evitare allarmismi”.
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Sampdoria, il tecnico dell’Inter ha parlato anche dell’emergenza coronavirus.
Inter-Sampdoria, la conferenza stampa di Antonio Conte
Nella prima parte della conferenza stampa Antonio Conte ha parlato della sfida contro la Sampdoria.
“E’ una squadra in salute nonostante l’ultima sconfitta che, a livello numerico, può far pensare che non ci sia stata partita. Sono vivi e hanno un allenatore di grande esperienza come Claudio Ranieri. E in rosa hanno giocatori di buona qualità ed esperienza come Quagliarella, che sorprende di anno in anno. Dovremo fare grande attenzione: sarà una partita da vincere”.
Inevitabile poi una riflessione sull’emergenza coronavirus che sta interessando la Lombardia e il Veneto.
“Bisogna essere equilibrati in tutte le situazioni, non occorre creare enormi allarmismi. Ma al tempo stesso non va sottovalutata la situazione: l’aspetto sanitario se ne sta occupando in Italia, noi faremo ciò che ci diranno di fare”.
Nella parte finale della conferenza stampa Conte ha parlato anche della corsa Scudetto, al momento una partita a tre tra Juve, Lazio e Inter.
“Non dimentichiamo che c’è anche l’Atalanta, ormai una realtà del nostro calcio. Noi dobbiamo fare il nostro percorso che è fatto anche di ostacoli e cadute, come nella vita. La cosa importante è guardare avanti e costruire qualcosa: non facciamoci prendere da ansie, né la squadra né tutto l’ambiente”.
Coronavirus in Italia, rinviata Ascoli-Cremonese
Alla luce dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, le autorità hanno deciso di rinviare Ascoli-Cremonese, partita del campionato di Serie B in programma per il 22 febbraio alle ore 15.00. In tutta la Lombardia sono state annullate più di ottanta partite di calcio.
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha invitato le autorità competenti a valutare la sospensione della manifestazioni sportive nelle zone a rischio per il coronavirus.