La conferenza stampa dei Comitati Promotori dei referendum su Cannabis ed Eutanasia.
Il giorno dopo la decisione della Consulta sui referendum, i Comitati promotori di quelli su Eutanasia e Cannabis, due dei tre quesiti respinti dalla Corte Costituzionale, hanno tenuto una conferenza stampa nel corso della quale hanno criticato la decisione della Consulta e hanno contestato le dichiarazioni di Amato in conferenza stampa.
Di seguito il video della conferenza stampa.
Referendum, la conferenza stampa dei Comitati Promotori Eutanasia e Cannabis
“Nel quesito sulla Cannabis non è prevista nessuna legalizzazione della cocaina, su cui potremmo aprire un dibattito, e nessuna legalizzazione dell’eroina, su cui potremmo aprire un altro dibattito. Il titolo usato correttamente della Corte di Cassazione che sarebbe andato al voto degli italiani conteneva il termine ‘sostanze’. Quindi si è insinuata incapacità e preparazione di alcuni giuristi […]. La conferenza stampa del presidente della Consulta, Giuliano Amato, di ieri è stata al 100% politica”, ha dichiarato il tesoriere dell’Associazione Coscioni Marco Cappato.
Magi: “Non abbiamo sbagliato nulla, siamo abituati alle sconfitte cocenti”
“Non abbiamo sbagliato proprio nulla, siamo abituati alle sconfitte cocenti ma devono essere chiare le motivazioni. Amato ha verbalmente e sbrigativamente liquidato questo referendum, ad ora non abbiamo nemmeno tre righe di comunicato della Corte in cui spiega la bocciatura. Amato è come se fosse arrivato in conferenza stampa con una novella da annunciare al popolo italiano: attenzione volevano toccare anche le altre sostanze non soltanto la cannabis. Se si vuole intervenire sul comma 4, le droghe leggere, non si può che toccare le condotte del comma 1, ma perché non riguardava le droghe pesanti? Perché la cannabis, la canapa, è l’unica pianta che si può consumare senza altre azioni di raffinazione e trasformazione. Non scherziamo come ha fatto il presidente Amato dicendo ‘vi coltivate il papavero, vi coltivate la coca’, coltivatevelo sul balcone e vedete se cresce e poi mi dite che ci fate senza raffinazione. Insomma così è qualcosa di irrispettoso non nei confronti di chi ha promosso il referendum ma nei confronti di chi lo ha firmato e della democrazia“, ha dichiarato Magi, presidente di +Europa e promotore del referendum sulla cannabis, ai microfoni di Radio 24.