Covid, aumentano i casi tra i 30 e i 50 anni. Locatelli: “Terza dose dopo cinque mesi”

Covid, aumentano i casi tra i 30 e i 50 anni. Locatelli: “Terza dose dopo cinque mesi”

Le dichiarazioni del Professor Brusaferro e del Professor Rezza nella conferenza stampa sul monitoraggio Iss del 19 novembre.

Il Professor Silvio Brusaferro e il Professor Rezza hanno parlato nella consueta conferenza stampa del venerdì facendo il punto della situazione sulla situazione epidemiologica in Italia commentando i dati del monitoraggio Iss del 19 novembre.

Tampone

Conferenza stampa sul monitoraggio Iss del 19 novembre, Brusaferro: “Per la quarta settimana consecutiva si registra un aumento dei casi”

Progressivamente il contagio si sta spostando verso il quadrante occidentale dell’Europa. Il nostro Paese mostra un incremento della circolazione ma è ancora in una situazione più contenuta rispetto agli altri Paesi. La circolazione in Europa comunque è molto significativa“, ha dichiarato il Professor Brusaferro commentando i dati del monitoraggio Iss del 19 novembre.

Per quanto riguarda l’aspetto anagrafico, si evidenzia un incremento nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni.

Negli ultimi sette giorni, le fasce di età con un incremento più significato sono le fasce di età dai trenta ai cinquant’anni. Per quanto riguarda l’Rt, è a 1.2, quindi sopra la soglia epidemica. Tutte le regioni hanno un valore puntuale di Rt superiore a 1. L’età mediana dei casi resta sopra i 40 anni”.

Aumentano anche i casi tra la popolazione pediatrica, dove si registra anche un incremento dei ricoveri ospedalieri.

Per quanto riguarda i casi pediatrici si registra un incremento dei casi sotto i 12 anni. Parliamo di numeri molto piccoli ma c’è un segnale che dimostra che ci sono anche dei ricoveri“.

Se l’indice Rt resta stabile rispetto alla settimana precedente, l’incidenza cresce in maniera significativa.

L’incidenza su sette giorni è pari a 98 casi su 100.000 abitanti. Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva si registra un aumento”.

I dati sulla campagna di vaccinazione mostrano, nell’arco di tempo in analisi, un incremento nella somministrazione delle terze dosi.

Il dato vaccinazioni mostra una crescita nelle terze dosi. La quantità di persone che non hanno ancora iniziato con la prima dose è ancora considerevole. I dati confermano l’efficacia del vaccino. Per quanto riguarda l’infezione c’è una riduzione dell’efficacia globale ma rimane significativa la protezione per l’ospedalizzazione e per i decessi. I dati ci fanno raccomandare di fare la terza dose”.

Tutte le Regioni sono a rischio moderato e in tutte le Regioni si presume un aumento della circolazione del virus.

In sintesi, tutte le regioni sono a rischio moderato e gli scenari mostrano come quasi tutte le regioni sono intorno al valore 2. Ci sono anche alcune Regioni con un valore 3. Tutti i valori superiori a 1 portano ad un incremento della circolazione”.

Il Professor Brusaferro ha poi sintetizzati i dati del monitoraggio Iss del 19 novembre.

Per la quarta settimana consecutiva si registra un aumento dei casi. La velocità di trasmissione si mantiene costante. Continua a crescere l’occupazione di area medica e terapia intensiva. Questo quadro epidemiologica richiede due raccomandazioni: la copertura vaccinale con prima e terza dose e i comportamenti corretti, come usare la mascherina, il distanziamento e l’igiene delle mani“.

Rezza, “Dobbiamo aspettarci ancora un incremento”

I dati parlano chiaro. Abbiamo una tendenza dell’aumento dell’incidenza e una tendenza dell’aumento del tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Si tratta di una situazione che ci mostra la tendenza ad un certo peggioramento. Se da un lato non possiamo escludere un peggioramento della situazione, dall’altro confidiamo nel fatto che la crescita sia chiara ma lenta, grazie anche alla copertura che ci viene offerta dalla campagna di vaccinazione, che fino a questo momento è stata un successo e grazie ad alcune misure come il Green Pass”, ha dichiarato il Professor Rezza commentando i dati del monitoraggio.

Il vaccino riduce la circolazione del virus e può garantire una tenuta dell’incidenza. Dobbiamo aspettarci ancora un incremento ma facciamo affidamento sulla campagna di vaccinazione e su misure fondamentali come il Green Pass”.

Green Pass

La somministrazione della terza dose a sei mesi di distanza dalla fine del ciclo vaccinale

Convenzionalmente e livello internazionale si era deciso di attendere i sei mesi“, ha parlato Rezza parlando dei tempi tra la somministrazione della seconda e la terza dose. “Accorciare questo intervallo non dovrebbe essere controindicato e sicuramente è un elemento da valutare con una certa attenzione”.

Locatelli: “Terza dose dopo cinque mesi”

Il pensiero di Rezza e Brusaferro è condiviso da Locatelli. “L’ipotesi di fare il richiamo dopo cinque mesi dalla seconda dose è sul tavolo – ha detto il coordinatore del Cts citato dal Corriera della Sera – e non possiamo escludere l’obbligo vaccinale per alcune persone più esposte al virus come per esempio insegnanti e forze dell’ordine“.