Covid, ISS: “Sarà un Natale diverso dal solito. Con questi numeri è impossibile ipotizzare forme di aggregazione’

Covid, ISS: “Sarà un Natale diverso dal solito. Con questi numeri è impossibile ipotizzare forme di aggregazione’

La conferenza stampa dell’ISS del 28 novembre sui dati del monitoraggio pubblicato nella giornata del 27 novembre. Brusaferro, “Curva in decrescita”.

Nella giornata del 28 novembre è andata in scena la conferenza stampa dell’ISS sull’ultimo monitoraggio della cabina di Regia. Hanno preso la parola il Professor Sivlio Brusaferro e il professor Locatelli.

Di seguito il video della conferenza stampa dell’ISS dal Ministero della Salute.

Emergenza coronavirus in Italia, la conferenza stampa dell’ISS

Il Professor Silvio Brusaferro ha commentato gli ultimi dati emersi nel monitoraggio pubblicato nel pomeriggio del 27 novembre.

La curva sta decrescendo sia per quanto riguarda i casi sintomatici che per quanto riguarda i casi positivi. La situazione italiana presenta Regioni dove il confronto tra le incidenze calcolate in due periodi mostrano una decrescita. I due periodi sono gli ultimi 15 giorni versus i 15 giorni precedenti Altre Regioni sempre in questo confronto mostrano però una crescita. L’incidenza a 14 giorni fornisce una tendenza più stabile, quella a 7 giorni è più sensibile ai cambiamenti. Abbiamo ancora una incidenza piuttosto elevata nei 7 giorni. La realtà italiana è molto diversificata”.

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La situazione sulla pressione sul sistema sanitario

“Per quanto riguarda l’occupazione di posti letto in area medica e in terapia intensiva la curva inizia ad andare verso l’appiattimento. Nei dati di questi giorni il numero dei decessi è ancora molto elevato. La curva si sta in qualche modo appiattendo. tenere l’occupazione di posti letto disponibili sotto il 30% per malati Covid significa che il restante 70% possa essere dedicato a malati non Covid, come ad esempio le attività programmate, che speriamo possano essere riprogrammate quanto prima”.

La valutazione del rischio

Brusaferro ha poi illustrato il meccanismo che porta poi a stabilire la valutazione del rischio.

La valutazione del rischio analizza due grandi assi: la probabilità che si diffonda la malattia, la probabilità di impatto e la resilienza territoriale, ossia la capacità di intercettare i contatti stretti. Il famoso algoritmo si ricostruisce rispondendo a delle semplici domande. Ad ogni domanda corrisponde un indicatore. La pre-condizione è che i dati siano riportati in maniera completa o in maniera sufficientemente completa. Quando questo presupposto per motivi contingenti non si verifica, e in una Regione si è verificato, non abbiamo solidità nell’analisi che proponiamo. Nella classificazione complessiva del rischio ci sono ancora molte Regioni a rischio alto e ci sono alcune regioni moderate“.

Le conclusioni: “Evitare tutte le occasioni di aggregazione”

La velocità di trasmissione sta rallentando. Sta avvenendo in tutto il Paese e in maniera significativa grazie all’attività messa in atto. Non significa che dobbiamo rilassarci […]. Il numero giornaliero di nuovi casi è ancora molto alto. Bisogna evitare tutte le occasioni di aggregazione, bisogna limitare anche il numero di persone che si ospitano a casa, bisogna ad ogni modo evitare assembramenti“.

Il quadro ci richiama ad una grande responsabilità nel garantire il rispetto delle misure. Questo impianto che il nostro Paese sta adottando sta mostrando che è in grado di modellare la curva e rispondere con flessibilità“, ha concluso il Professor Silvio Brusaferro che ha parlato in conferenza stampa.

Locatelli, “Marcata decelerazione della curva di trasmissibilità”

I dati compresi tra il 16 e il 22 novembre indicano una decelerazione marcatamente espressa della curva di trasmissibilità. per la prima volta si osserva un passaggio di classificazione di rischio di alcune regioni in decrescendo“, ha esordito il professor Locatelli nel corso della conferenza stampa dell’ISS dal Ministero della Salute.

Brusaferro sul Natale: “Con questi numeri è impossibile immaginare forme di aggregazione”

Quello che possiamo dire è che ci troviamo in una fase nella quale l’incidenza è ancora molto elevata. Le prossime settimane sono molto critiche. Il rischio è quello che questi numeri che vediamo deflettere possano ripartire. Dovremo immaginare un Natale dove affetti e aggregazioni dovranno essere vissuti in una dimensione Covid. Con questi numeri è impossibile immaginare forme di aggregazione o raduni”, ha dichiarato Brusaferro rispondendo ad una domanda sul Natale nel corso della conferenza stampa dell’ISS.

Quello del 2020 sarà un Natale diverso dal solito. Il primo e auspicabilmente l’ultimo. Ritorno sul discorso degli assembramenti. Tutto quello che eravamo abituati a vedere ad esempio per celebrare la fine dell’anno non potrà aver corso quest’anno. Sono impensabili gli assembramenti nelle piazze e nelle strade. Anche la celebrazione religiosa del Natale dovrà essere resa compatibile con le indicazioni che sono già state date per evitare la generazione di una serie di focolai. Bisogna segnalare in maniera chiara l’unicità di questo Natale”, ha commentato il Professor Locatelli.

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