Confindustria ‘avvisa’ il Governo: “Mancata proroga superbonus 110 sarebbe errore grave…”

Confindustria ‘avvisa’ il Governo: “Mancata proroga superbonus 110 sarebbe errore grave…”

Le voci circa una mancata proroga del superbonus 110% preoccupano Confindustria. Il vicepresidente Orsini: “Sarebbe gravissimo errore, invece che dare i soldi a Alitalia…”.

ROMA – Il superbonus 110% sulle riqualificazioni sarebbe a rischio. E ciò preoccupa e non poco i piani alti di Viale dell’Astronomia.

Confindustria, stoccata al Governo

Dalle indiscrezioni che circolano sul PNRR, sembra che da parte del Governo non ci sia la volontà di prorogare la misura del Superbonus 110% fino a dicembre 2023. Sarebbe un gravissimo errore perché danneggerebbe il settore delle costruzioni, che è volano dell’economia ed è ad alta intensità di occupazione. La proroga è necessaria, tanto più che il Superbonus è partito in ritardo viste le complessità amministrative“. Queste le parole di Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco.

I soldi di Alitalia…

Invece di destinare ancora una volta ingenti risorse ad Alitalia, il Governo dovrebbe puntare sull’industria, l’unica ad aver reagito ai colpi della crisi e che continua a sostenere il Paese“, incalza ancora Orsini, il quale ha sottolineato come “il Superbonus 110% è una misura che, con l’ammodernamento del patrimonio immobiliare del Paese, consente di raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica previsti dal PNRR“.

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Il superbonus

Con il Decreto Rilancio è stato introdotto per la prima volta il supercredito di imposta del 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021: vi si accede per interventi di riqualificazione energetica che rientrano nell’Ecobonus (art.14 Dl 63/2013 convertito dalla legge 90/2013) o di miglioramento sismico che rientrano nel Sismabonus (art. 16 Dl 63/2013). Condizione fondamentale per accedere al Bonus è che tutti questi interventi rispettino i requisiti minimi previsti dalla legge 90/2013 e che sia assicurato il miglioramento di almeno 2 classi energetiche da dimostrare con l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) in forma asseverata.