Tajani rilancia lo Ius Italiae come parte del programma di centrodestra, mentre la Lega lo respinge come “scorciatoia” alla cittadinanza.
Il tema dello Ius Italiae torna ad accendere il dibattito politico all’interno della maggioranza di governo. Il vicepremier Antonio Tajani, durante un incontro a Tolfa, ha espresso una posizione chiara a favore della proposta, sottolineando la coerenza con gli obiettivi del centrodestra. Dall’altro lato, la Lega riafferma con decisione la propria contrarietà, definendo la cittadinanza un traguardo da meritare, non un diritto da concedere con leggerezza.
Tajani ha dichiarato come riportato da ansa.it: “I giovani che hanno compiuto la scuola dell’obbligo, 10 anni con profitto, possono secondo noi chiedere la cittadinanza. È un modo per integrare veramente. Bisogna integrare come dice l’articolo 6 del nostro programma elettorale”. Ha poi aggiunto che lo Ius Italiae “è assolutamente in sintonia con il programma del centrodestra. Vogliamo aprire un dibattito a livello parlamentare”, precisando infine: “non c’entra nulla il governo”. Una nota interessante riguarda anche la posizione di Fratelli d’Italia, su cui Tajani ha ricordato: “In passato, nella scorsa legislatura, anche FdI era favorevole”.

La posizione della Lega: “No a cittadinanze facili”
A questa apertura fa eco una netta opposizione da parte della Lega, che attraverso i canali social e le dichiarazioni di Fabrizio Cecchetti, ribadisce la sua linea. Sul suo profilo X, il partito ha scritto: “Altro che Ius Scholae, avanti tutta con Pace Fiscale, Rottamazione delle cartelle e Flat Tax!”. Lo stesso Cecchetti ha rincarato: “La cittadinanza italiana non è un diritto automatico da concedere per decreto: è un traguardo che si conquista con impegno, rispetto delle regole e condivisione dei valori”. Ha quindi concluso: “Mentre la sinistra si preoccupa di regalare cittadinanze facili, noi continuiamo a lavorare per chi produce e crea lavoro. Avanti con la pace fiscale, la rottamazione delle cartelle e l’estensione della flat tax: meno tasse, meno burocrazia, più libertà per famiglie, imprese e partite IVA. Con la Lega al Governo, la priorità resta la nostra gente. Lo ius scholae lo lasciamo a chi sogna un Paese senza identità e senza regole”.
Una questione aperta in Parlamento
Lo scontro tra le forze di governo non sembra destinato a risolversi a breve. Mentre Tajani punta al confronto parlamentare, con Fratelli d’Italia potenzialmente favorevole, la Lega chiude ogni spiraglio. Il destino dello Ius Italiae dipenderà dall’equilibrio tra le diverse anime del centrodestra, in un contesto dove integrazione, cittadinanza e identità nazionale restano temi sensibili e divisivi.