Venezia, ritorna l’incubo acqua alta. Chiusa Piazza San Marco

Il Consiglio dei ministri dichiara lo stato di emergenza per Venezia: stanziati 20 milioni. Scuole chiuse per una nuova ondata di acqua alta.

VENEZIA – Il Consiglio dei ministri dichiara lo stato di emergenza per Venezia e tutte le aree del Veneto colpite dal maltempo. Al termine di una due giorni in Laguna, il premier Conte è ritornato a Roma per presiedere a Palazzo Chigi questa riunione ‘tematica’ che ha portato allo stanziamento di 20 milioni di euro per i primi interventi. Ma per una conta dei danni più dettagliata bisognerà aspettare qualche settimana visto che sembra essere pronto a tornare l’incubo dell’acqua alta.

Venezia, ritorna l’incubo dell’acqua alta

Venezia si prepara, ancora una volta, ad andare sott’acqua. La Protezione Civile ha emesso un allarme per la giornata del 15 novembre con le piene che dovrebbero raggiungere anche i 145 centimetri alle ore 11:20. Per questo si è deciso di tenere chiuse le scuole con il vento di scirocco che rischia di essere un nemico in più.

In mattinata le autorità hanno disposto la chiusura di Piazza San Marco per motivi di sicurezza.

Maltempo in Italia

Ma sarà tutta l’Italia ad essere investita da una nuova ondata di maltempo. Allerta gialla, infatti, per Friuli Venezia-Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria e Molise. Insomma, un weekend di pioggia in diverse zone della nostra Penisola con il maltempo che dovrebbe spostarsi anche al Sud tra sabato e domenica per poi, forse dare un po’ di tregua.

Fonte foto: https://twitter.com/matteosalvinimi

L’allarme in Veneto

Fari puntati sul Veneto con le criticità che sono stati segnalate su tre fronti. Venezia resta a rischio per l’acqua alta che dovrebbe raggiungere i 145 centimetri ma anche la costa di Rovigo è stata messa sotto attenzione dalla Protezione Civile come le montagne per la possibilità di smottamenti.

A preoccupare – sottolinea l’assessore Bottacin – sono le precipitazione intense attese in particolare nella parte orientale della pianura veneta, ma soprattutto la previsione di forte vento in quota, che rende particolare elevato il rischio di valanghe“.

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