Il Consiglio direttivo della Bce ha rivisto in rialzo le previsioni di crescita dell’Eurozona. Lagarde: “Una stretta agli aiuti sarebbe prematura”.
FRANCOFORTE (GERMANIA) – Buone notizie dal Consiglio direttivo della Bce. Nella riunione la Banca Centrale Europea ha rivisto in rialzo le stime del Pil dell’Eurozona del prossimo biennio. La crescita nell’anno in corso dovrebbe essere del 4,6% e nel 2022 del 4,7%. Resta stabile al 2,1% il 2023. Numeri destinati ad essere rivisti (sia in positivo che in negativo n.d.r.) nelle prossime riunioni.
“La ripresa economica accelererà nel secondo trimestre e l’inflazione sta risalendo – ha ricordato la presidente Lagarde – per questo motivo una stretta sarebbe prematura e si correrebbero troppi rischi. E’ prematura, inoltre, qualsiasi discussione sull’uscita dei Pepp“. Un quadro che ha portato la Banca a lasciare invariati i tassi di interesse.
Istat, in crescita la produzione industriale ad aprile
I dati della Bce sembrano essere confermare l’ultimo report dell’Istat sulla produzione industriale. Nel mese di aprile l’indice destagionalizzato ha registrato un incremento dell’1,8% rispetto a marzo con una crescita che ormai dura da cinque mesi e che ha portato il livello a superare quello pre-pandemico di febbraio 2020.
Nel confronto annuo da precisare che c’è stata una crescita del 79,5%. In questo caso, però, a ‘pesare’ è il lockdown dell’anno della pandemia.
Economia in ripresa
Numeri che confermano una economia in ripresa in tutta Europa e non solo in Italia. Per quanto riguarda il nostro Paese, il ministro Franco in una audizione alla Camera ha confermato la possibilità di rivedere in rialzo la crescita del Pil (+4,5%) prevista nell’ultima legge di bilancio.
Tutte le valutazioni saranno fatte il prossimo settembre con il Def. Il quadro complessivo, comunque, sembra essere in netto miglioramento e la ripresa possiamo dire che è iniziata. Non possiamo escludere, inoltre, una ulteriore accelerazione nei prossimi mesi soprattutto con il turismo estivo.