Recovery fund, accordo raggiunto al Consiglio europeo.
BRUXELLES (BELGIO) – Dopo quattro giorni di duro lavoro dal Consiglio europeo arriva la fumata bianca sul Recovery fund. Germania, Francia e Italia sono riuscite a rompere la diga innalzata dai Paesi frugali arrivando a un accordo condiviso.
Consiglio europeo, accordo sul Recovery fund
L’accordo prevede il mantenimento della cifra complessiva di 750 miliardi di euro che però viene suddivisa in maniera differente rispetto alla prima formulazione presentata dalla von der Leyen. Ora il piano prevede 390 miliardi di sussidi e 360 di prestiti.
L’Italia si assicura 209 i miliardi (e non 173 come inizialmente previsto), 82 di sussidi e 127 di prestiti.
Consiglio europeo, la quarta giornata di lavori
Anche la giornata di domenica si è conclusa senza accordo tra i leader europei che tornano a confrontarsi anche nella giornata di lunedì, con Michel che dovrebbe mettere sul piatto altre due proposte nella speranza che le parti convergano su una mettendo la parola fine al negoziato.
Prima dell’inizio dei lavori, fissato alle ore 16.00 ma iniziato dopo le 18, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto sapere di essere moderatamente ottimista per l’esito della trattativa sulla nuova proposta di Charles Michel.
In serata la svolta. Il presidente del Consiglio Europeo ha inviato la sua nuova proposta: 750 miliardi per il Recovery Fund, 390 miliardi di sussidi e 360 di prestiti. Un piano che vedrebbe entrare nelle casse dello Stato italiano 209 miliardi (82 di sussidi e 127 di prestiti)
La terza giornata di lavori
I leader europei sono costretti agli straordinari nella speranza di raggiungere un accordo che alla fine della seconda giornata dei lavori sembrava lontanissimo. E le preoccupazioni dell’Ue sono state espresse anche dalla Cancelliera Angela Merkel, che ha fatto sapere che non è da escludere che la terza giornata di lavori possa concludersi senza un accordo tra le parti.
“C’è molta buona volontà ma anche molte posizioni diverse, farò ogni sforzo ma è ancora possibile che oggi non si possano ottenere risultati“, ha dichiarato la Cancelliera tedesca.
Nella mattinata del 19 luglio il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere che la maggioranza dei Paesi Ue difende l’accordo proposto dalla Commissione europea.
Dure le parole di Orban nei confronti di Rutte: “Odia me e l’Ungheria”. Il leader magiaro ha inviato un messaggio a Salvini per ribadire il proprio sostegno all’Italia. Iniziata poco dopo le 19.30 la cena di lavoro dei leader.
Tensione tra Conte e Rutte con il premier italiano che, secondo fonti citate da La Repubblica, avrebbe rivolto un duro attacco al primo ministro olandese: “Vi state illudendo che la partita non vi riguardi […]. In realtà se lasciamo che il mercato unico venga distrutto, tu forse sarai eroe in patria per qualche giorno, ma dopo poco sarai costretto a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea“.
La seconda giornata di lavori
La seconda giornata si è aperta con un vertice a sette per cercare di sbloccare la situazione. Un accordo che resta molto complicato con la proposta di Michel di rivedere gli accordi al ribasso sulla cifra a fondo perduto.
Misura che sembra convincere l’Olanda anche se Conte ribadisce il bisogno di non mettere veti. In serata la richiesta dei Paesi frugali: 155 miliardi in meno ai sussidi. Nel mezzo della discussione per il Recovery Fund Germania, Italia e Francia hanno affrontato anche il tema Libia con i tre leader che hanno espresso la propria preoccupazione per le tensioni nel Paese.
Al termine delle 48 ore nessun accordo sul Recovery Fund con il negoziato che riprenderà domenica 19 luglio.
La prima giornata di lavori
La prima giornata di lavori è stata caratterizzata dallo scontro frontale tra Italia e Olanda, con il premier Conte che ha giudicato “incompatibile con i trattati e impraticabile sul piano politico” la proposta di Rutte, che chiede che i piani nazionali siano valutati e approvati all’unanimità dagli Stati e non una votazione a maggioranza qualificata, come prevede invece la proposta.
In serata è arrivata la conferma da parti di fonti delll’Unione Europea che la proposta del Recovery Fund è stata presentata.
Recovery fund, le dichiarazioni dei leader all’arrivo al Consiglio europeo
Il 17 e il 18 luglio va in scena un lungo confronto sul Next Generation Eu proposto dalla von der Leyen. E come noto il nodo da sciogliere è quello del Recovery fund, fortemente voluto da Italia, Spagna e Portogallo, per elencare i Paesi che si sono esposti di più, e rifiutato dai Paesi Frugali, guidati dall’Olanda.
Al momento dell’arrivo al Consiglio europeo, come di consueto, i leader Ue hanno rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni dei giornalisti. Una dichiarazione di intenti che evidenzia la distanza tra le parti.
Conte, “La linea rossa italiana è che la risposta sia adeguata ed effettiva”
“La linea rossa italiana è che la risposta sia adeguata ed effettiva, cioè concretamente perseguibile […]. Ho piena consapevolezza delle divergenze esistenti ma anche forte determinazione che dobbiamo superarle e non nell’interesse solo della comunità italiana e dei cittadini italiani che hanno sofferto e stanno soffrendo molto, ma nell’interesse di tutti i cittadini europei”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Di seguito il video con le dichiarazioni del premier Conte da Bruxelles
Rutte, ‘Meno del 50 per cento di possibilità di raggiungere un accordo’
Decisamente pessimista il premier olandese Mark Rutte, secondo cui sarebbero pochissime le possibilità di arrivare un accordo al termine delle due giornate di lavoro.
“Vedo poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo entro domenica […]. È ancora possibile raggiungere un compromesso a questo vertice ma ci aspetta un duro lavoro”.
Macron, “Stiamo vivendo una crisi inedita dal punto di vista sanitario ed economico”
Punta a un accordo invece Emmanuel Macron, che ha voluto evidenziare la drammaticità della crisi.
“E’ un consiglio europeo eccezionale interamente dedicato al piano di rilancio e al bilancio europeo è un momento di verità e ambizione per l’Europa […]. Stiamo vivendo una crisi inedita dal punto di vista sanitario ed economico è in gioco il nostro progetto europeo, sono fiducioso ma prudente porterò il massimo dell’ambizione e insieme alla cancelliera Merkel e al presidente Michel faremo di tutto perché si trovi un accordo”.