Fumata bianca sul ‘Recovery Fund’. Conte: “Importante risposta europea”

Fumata bianca sul ‘Recovery Fund’. Conte: “Importante risposta europea”

Al Consiglio Europeo è stato trovato l’accordo sul ‘Recovery Fund urgente’.

ROMA – Fumata bianca al Consiglio Europeo sul ‘Recovery Fund’ urgente. Il premier Conte è riuscito ad ottenere il via libera degli altri leader con l’Ue che è pronta a mettere a disposizione degli Stati membri una cifra pari a 1.500 miliardi oltre dei prestiti a fondo perduto.

Giuseppe Conte in conferenza stampa: “Tappa importante nella storia europea”

Subito dopo la fine del Consiglio Europeo il premier Conte ha rilasciato delle brevi dichiarazioni in conferenza stampa: “E’ stata una tappa importante nella storia europea. Tutti abbiamo accettato introdurre uno strumento innovativo, il Recovery Fund, per reagire a questa emergenza sanitaria, sociale ed economica. Sarebbe un fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare tutti i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia”.

E’ passato anche il principio che è uno strumento urgente – ha concluso il primo ministro – la nostra iniziativa con la lettera firmata dagli altri otto Paesi è stata molto importante per ottenere questo strumento. Ci auguriamo che possa rendere la risposta europea molto più solida e molto più coordinata“.

Giuseppe Conte (fonte foto: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64)

Conte su Facebook: “Il prossimo 6 maggio la Commissione presenterà un Recovery Fund”

In un altro post sui social il premier ha annunciato anche i prossimi passaggi per mettere a disposizione degli Stati più colpiti questi prestiti: “La Commissione – si legge – lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un Recovery Fund che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il tessuto socio-economico”.

“Sono stati fatti progressi impensabili fino a poche settimane fa. I 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno”.

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