Giuseppe Conte al lavoro in vista degli Stati Generali. Il Presidente del Consiglio non vuole farsi trovare impreparato.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è reduce da un fine settimana di lavoro intenso in vista dei prossimi Stati Generali dell’Economia.
Il premier Conte al lavoro in vista degli Stati Generali
L’annuncio a sorpresa del premier in occasione della conferenza stampa del 3 giugno ha creato strascichi e tensioni all’interno della maggioranza. Stando alle ricostruzioni della stampa, il Partito democratico non ha apprezzato l’improvvisata di Conte e teme gli Stati Generali si trasformino in una sorte di messa in scena, di sfilata più utile ai fotografi che al Paese.
Ma il Premier non è intenzionato a dare spettacolo. Vuole agire. Ha bisogno che l’Italia elabori un piano convincente da presentare a Bruxelles per accedere ai fondi del Recovery fund (nel caso in cui dovesse passare la prova non semplice del Consiglio europeo).
Il governo accelera
Il governo ha di fronte un inizio settimana di duro lavoro. Saranno coinvolti, oltre ai ministri, anche gli esperti, come ad esempio gli uomini di Colao. La materia di studio però è vastissima. Si va dalla riforma della Giustizia alla banda larga passando per il Green Deal, tanto per citare alcuni macro-argomenti.
Con ogni probabilità quello che il governo presenterà agli Stati Generali sarà un primissimo piano che potrebbe essere modellato anche raccogliendo le indicazioni del mondo dell’Economia italiana.
Nessun contrapposizione tra Conte e il Pd
Per quanto riguarda l’aspetto politico, dal governo fanno sapere che non ci sarebbe alcuna contrapposizione tra il premier Conte e il Partito democratico. Era necessario stringere i tempi per la formulazione di un piano economico, quindi sulla sostanza c’è piena sintonia di intenti tra le parti. Forse si poteva fare meglio sul piano della collaborazione e della comunicazione.
La consapevolezza è che l’Italia ha una grande occasione, rappresentata dai fondi Ue. Ci sono i presupposti per costruire il Paese del futuro ma c’è anche poco tempo a disposizione per ideare e mettere a punto un piano che possa essere veramente incisivo. Con il Rcovery fund il Paese deve fare un balzo in avanti. In caso contrario sarebbe un fallimento, oltre che una clamorosa occasione sprecata.