Il premier Conte conferma a Regioni e Anci la proroga delle misure restrittive fino al 3 maggio.
ROMA – L’Italia non riparte. Nelle prossime ore è atteso il nuovo dpcm, intanto la conferma della proroga delle misure restrittive fino al 2 o 3 maggio è stata data dal premier Conte a sindaci e governatori: “Non siamo in grado di riaprire – sottolinea il presidente del Consiglio – perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare quanto ottenuto con le misure messe in atto“.
La ripartenza a maggio
La ripartenza dovrebbe avvenire nel mese di maggio anche se molto dipenderà dall’andamento del virus: “Vi anticipo – ha rivelato Conte nelle videoconferenze avute – che stiamo lavorando per la ‘fase 2’, per il ripristino delle attività produttive. Per farlo ci avvarremo anche di un pool di esperti che faranno parte di un gruppo di lavoro che dialogherà con il Comitato tecnico scientifico“.
Nessuna riapertura, quindi, in queste settimane con il pressing di Confindustria che non è servito ad allentare le misure restrittive. E nelle prossime ore il presidente del Consiglio dovrebbe parlare agli italiani per chiedere un nuovo sacrificio anche se i numeri della mobilità fanno pensare ad un po’ di insofferenza da parte dei cittadini.
Riaprono le librerire?
Secondo le ultime indiscrezioni, l’unica novità del decreto dovrebbe essere rappresentata dalle librerie. Le deroghe sono in corso di valutazione con il premier Conte che sta ragionando se concedere altre aperture o prorogare la chiusura di tutte le aziende che fino a questo momento non hanno potuto alzare la saracinesca.
La speranza è quella di riuscire a ripartire a maggio perché è alto il rischio, in caso di una nuova proroga di lockdown di vedere molte attività non ripartire per assenza di fondi.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/