Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha commentato l’esito del vertice NATO con l’ok all’aumento della spesa militare.
Non solo l’attacco di Elly Schlein alla Meloni dopo l’accordo al vertice NATO in merito all’aumento della spesa militare. Anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha voluto dire la sua a margine di un incontro con la stampa. Il pentastellato non le ha mandate a dire alla Premier parlando apertamente di “irresponsabile vigliaccheria”.

Vertice NATO: accordo per l’aumento spesa militare
L’accordo trovato tra i leader della NATO in merito all’aumento al 5% del PIL per la spesa militare fino al 2035 da parte dei Paesi dell’Alleanza ha trovato diversi pareri e reazioni. La Premier italiana Giorgia Meloni ha spiegato l’ok dell’Italia: “Noi dobbiamo decidere dove stiamo, facciamo parte della Nato che è il sistema di difesa occidentale, e che è basata su eserciti nazionali che cooperano. Se costruissimo una difesa di un altro livello vorrebbe dire o uscire dalla Nato o immaginare che anche la Nato debba avere una difesa della Nato, che non esiste“. In questo senso, la Presidente del Consiglio ha spiegato come sia corretto “cooperare“.
Conte contro Giorgia Meloni
Le affermazioni della Meloni e la scelta di aumentare le spese militari che dovrebbero portare ad un impegno pari a circa 400 miliardi da qui al 2035, ha visto Giuseppe Conte, leader del M5S, sfogarsi duramente contro la Premier: “Giorgia Meloni ha sottoscritto il disastro sociale dell’Italia. Un comportamento irresponsabile nel segno della vigliaccheria”, le sue parole in un punto stampa.
E ancora: “Meloni ha firmato un accordo in ambito Nato che comporterà un impegno di spesa per oltre 400 miliardi di qui al 2035 per spese in armi, carri armati, missili: questo significa nuovi debiti, nuovi tagli. Dove prenderà questi soldi non ce lo dice, questo è veramente un comportamento irresponsabile e un grande tradimento nel segno della vigliaccheria perché ha già dichiarato che tutto questo non varrà per il 2026. Quindi scarica tutto sui governi futuri”. Il pentastellato ha quindi fatto riferimento a costi e tasse che andranno a pesare sul debito futuro che si rifletterà sulle future generazioni.