Giuseppe Conte si sfoga su X contro Meloni: «Prometteva blocco navale, invece sbarchi aumentano. Sui dazi, batosta alle imprese italiane».
Negli ultimi giorni, l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato ad attaccare duramente il governo guidato da Giorgia Meloni. In un post pubblicato sul social X, l’ex premier ha denunciato una serie di promesse disattese e criticità che, a suo dire, danneggiano direttamente cittadini e imprese italiane.
«Prometteva falsamente un “blocco navale subito” invece gli sbarchi di migranti aumentano rispetto all’anno scorso, anche nel mese di settembre. E il blocco navale illegale lo ha fatto Israele contro gli italiani della Flotilla a Gaza, senza una mezza condanna di Meloni a Israele.»
La critica sul tema migranti arriva in un contesto in cui, secondo i dati del Ministero dell’Interno, gli arrivi via mare a settembre 2025 sono effettivamente in aumento rispetto allo stesso mese del 2024. Conte evidenzia così un presunto fallimento della strategia di Meloni in materia di controllo dei flussi migratori e sicurezza dei confini.

Dazi sulla pasta: imprese italiane sotto pressione
Conte ha poi rivolto il suo attacco verso la gestione economica e diplomatica del governo, puntando il dito contro l’aumento delle barriere commerciali da parte degli Stati Uniti.
«Garantiva che avrebbe fatto da ponte con Trump per tutelare gli interessi dell’Italia, invece sui dazi abbiamo preso una batosta con un 15% a carico di imprese e lavoratori e ora anche il rischio di dazi al 107% sulla pasta italiana.»
Il riferimento è alla decisione del Dipartimento del Commercio USA di applicare un dazio antidumping del 91,74% su alcune aziende italiane come La Molisana e Garofalo, sommandosi al dazio ordinario del 15%, per un totale vicino al 107%. Un colpo durissimo al settore agroalimentare, simbolo del Made in Italy nel mondo come riportato da ansa.it
Il messaggio politico: meno propaganda, più azioni
Conte conclude il suo intervento con un invito netto alla premier:
«Meloni farebbe meglio a fare meno propaganda per sé e a lavorare di più a difesa degli italiani e dei loro interessi.»
Un attacco che si inserisce in un clima politico acceso e in una fase economica delicata, dove il tema della difesa degli interessi italiani — dalla gestione dei migranti alle esportazioni — torna al centro del dibattito pubblico.